Avvenire di Calabria

Il diacono malgascio sarà ordinato sacerdote il prossimo 17 luglio in Madagascar nella sua diocesi d'appartenenza

Don François e la sua vocazione: «Prima di essere scelta è stata un dono»

La sua testimonianza racconta di una storia di fede e vocazione al sacerdozio nata nel suo Paese e consolidata in riva allo Stretto

di François d’Assise Ratsimbazafy*

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Don François il prossimo 17 luglio sarà ordinato sacerdote nella sua diocesi del Madagascar dove è nata la sua vocazione, consolidata nel cammino formativo a Reggio Calabria, presso il Seminario arcivescovile "Pio XI" dove ha da poco completato la sua formazione verso il sacerdozio.

La testimonianza della vocazione di don François

Per noi cristiani, la vita consacrata è definita come una scelta o decisione di una persona che vuole seguire Gesù ed abbandonare totalmente a Lui. Dopo la rilettura della mia storia vocazionale e personale, mi sento di dire che la mia vocazione al sacerdozio è stata uno dono prima di essere scelta.


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Mi chiamo François d’Assise Ratsimbazafy, vengo da una famiglia numerosa in cui siamo nove figli (due sorelle e sette fratelli). Ho 27 anni in cui 12 l’ho vissuto in seminario. Sono incardinato alla diocesi di Morondava (Madagascar) come sacerdote diocesano.

Ho iniziato il mio cammino nel seminario minore quando ero 16anni. Dicevo prima che la mia vocazione è stato uno dono perché in quel momento io sono entrato in seminario, non sapevo nulla sul seminario neanche la sua esistesse. Frequentavo solamente in chiesa facendo i ministranti, ascoltando la messa ogni giorno nella mia parrocchia. Quando ero 10anni, avevo il desiderare a diventare prete per la prima volta ma non sapevo come si fa e nessuno mi accompagnava. Ho provato di condividerlo con il mio parroco ma in quel tempo lui mi diceva soltanto, devi studiare prima perché sei ancora un bambino. Passa il tempo è la mia vocazione si è “raffreddata” quasi l’ho perso però ho frequentato costantemente in Chiesa perché provengo da una famiglia molto cristiana e praticante. Dopo qualche anno, abbiamo avuto un cambiamento del parroco in cui il nuovo è stato una persona che mi ha accompagnato anzi mi ha fatto entrare in seminario.

Mi ricordo la mia trepidazione quando dovevo prendere la decisione importante per entrare in seminario perché non ho fatto molto di cammino di discernimento prima di entrare ma l’ho fatto durante gli anni di formazione “12anni”.  Ancora rimane in me quella sera che appena ho finito gli esami di scuola media per entrare al Liceo, il mio parroco mi ha proposto di entrare in seminario. Avevo molto paura perché nessuno mai ha parlato di me sul seminario nell’altro lato però mi ha fatto risvegliare il mio desiderio da sempre per diventare “Prete”. Il quello momento ho pronunciato il mio “sì” per la prima volta e sono entrato in seminario.


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Sin dall’inizio del mio cammino vocazionale, la paura ci sono state sempre però questo mi ha spinto a fidarsi di più al Signore che mi ha chiamato “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi…” (Gv15, 16). L’unica cosa che mi fa andare avanti è la fedeltà del Signore nel mio confronto. Lui che mi ha chiamato per primo perché la mia vocazione non è stata altra cosa per primo che il suo dono e io l’ho accolto. Io sono certo che la difficoltà ci sarà sempre, pure dopo l’ordinazione sacerdotale ma mi fido all’Amore e la misericordia infinità di Dio per custodirmi.

* diacono

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