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Don Oreste Benzi: San Marino, domani sera la proiezione del docufilm “Il pazzo di Dio”

di Redazione Web

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Anche San Marino si unisce alle celebrazioni previste per il 2025 in occasione del centenario della nascita di don Oreste Benzi con la proiezione del docufilm “Il pazzo di Dio – La strada di don Oreste Benzi”, domani, giovedì 15 maggio, alle 21, presso il Cinema Concordia di Borgo Maggiore (Rsm). La serata sarà arricchita dalla testimonianza di Stefano Vitali dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, per anni segretario di don Oreste.
Una bella occasione per conoscere e approfondire la vita e il pensiero del “prete dalla tonaca lisa”. “Per tutti è il prete degli ultimi, dei disperati e degli emarginati. Negli anni ’60 fonda la Comunità Papa Giovanni XXIII con la quale, partendo da Rimini, apre numerose realtà di accoglienza in Italia e all’estero”, ricorda il Centro sociale S. Andrea, tra gli organizzatori della proiezione a San Marino.
Il tema scelto dal comitato che è organizzatore del centenario è di rilanciare la profezia di don Oreste e la società del gratuito, cioè una società che mette al centro l’uomo, la persona e non il profitto”.
Nel titolo del docufilm parla della casa dei matti era la sua Domunità Papa Giovanni e il primo dei folli era lui, Oreste Benzi, il prete dei poveri e delle prostitute ma non solo: di tutti. Il docufilm di Gianfreda, regista-assessore al welfare, riminese come il “don”. Semplicità disarmante (era Benzi che si faceva “prossimo” agli altri), fraternità e tanto cuore nel “santo degli ultimi” e nel film originale fatto di testimonianze e contributi anche d’archivio Rai. Anni ’70 (la prima famiglia di Coriano è del 1973) e soprattutto gli anni ’90 della svolta: “La strada di don Oreste” inizia da lì e continua ancora oggi a 100 anni dalla nascita.
Per il Centro sociale S. Andrea anche un ricordo dell’amicizia che legava don Peppino Innocentini a don Oreste. Maria Grazia Isaia, che è stata responsabile di zona dell’associazione di Don Benzi, ha avuto modo di conoscerlo bene il parroco di Serravalle così ha detto: “Don Peppino era presente a quel primo campo estivo di don Oreste. Sulla Marmolada. Ci raccontava di come Benzi gli passasse le corde, entrambi incoscienti e pieni di entusiasmo. Don Peppino ci ha aperto le porte di San Marino, accogliendoci con una cura preziosa e inestimabile. Quando Maria Bilancioni, altra storica della nostra associazione, ha iniziato a vivere in modo ritirato nella casa di preghiera di San Marino, lui si preoccupava sempre per lei, mostrando un cuore paterno. Don Peppino ha sempre dimostrato un grande affetto per la Comunità di Don Oreste, con la quale si sentiva profondamente in sintonia. Condivideva le sue battaglie e partecipava attivamente alle discussioni. Se Don Peppino sentiva il bisogno di esprimere un’opinione, non esitava a farlo, prendendo sempre una posizione chiara. Comprendendo che don Oreste non poteva essere sempre presente fisicamente don Peppino si presentava per proteggerci e sostenerci, dimostrando ancora una volta il suo grande cuore e la sua dedizione”.

Fonte: Agensir

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