Opera Antoniana delle Calabrie: Chiude definitivamente La Casa di Riposo Don Orione di Reggio Calabria
Entro fine anno 24 ospiti anziani dovranno essere ricollocati e per 19 dipendenti cesserà l’attività lavorativa a Reggio Calabria.
di Mimmo Torretti - Il 29 luglio si è conclusa la Colonia per i Bambini di Don Orione a Reggio Calabria: per il terzo anno consecutivo, grazie alla generosità dei benefattori, che hanno sposato a pieno il Progetto “ I Bambini di Don Orione” del MLO di Reggio Calabria, 19 bambini dagli 8 ai 13 anni, che vivono in condizioni disagiate, hanno trascorso un’estate diversa, ricca di grandi emozioni e divertimenti. Tiziana Praticò, una delle responsabili del Progetto, spiega il tema scelto per il campo 2017, “La Carità è un “Viaggio” verso il Fratello”: un viaggio a tappe, che ha portato i Bambini a conoscere i vari aspetti della vita, dalla Bibbia, alla Carità di don Orione, alla legalità, al soccorso, agli anziani,alla storia della propria terra natia e soprattutto la bellezza della parola di Dio.
Prima tappa di questo viaggio è l’incontro con i signori e le signore residenti nella casa di riposo Don Orione, giunti da Reggio, accompagnati dalle assistenti e dal responsabile di struttura Domenico Talladira. Accolti calorosamente dai bambini, gli ospiti si sono sentiti subito dei nonni e hanno raccontato la propria storia e insegnato i giochi che praticavano da ragazzini.
Altra tappa importate del viaggio è stato l’incontro con un Testimone di Giustizia, Franco Gaetano Caminiti, il quale ha raccontato la sua esperienza di lotta alla ‘ndrangheta e soprattutto ha parlato ai bambini di legalità. Un dialogo fluido grazie anche alla semplicità di Franco, che con molta energia ha raccomandato loro di essere sempre onesti e di non farsi “ammaliare e tentare” dalla ‘Ndragheta: “non accettate mai, ricordate se lo farete, sarete persone senza futuro e schiavi di questo potere malvagio. La Fede in Dio, continua Franco, mi ha dato la forza di andare avanti. É un miracolo se sono uscito illeso da un agguato perpetrato a colpi di pistola da un malavitoso, così come dal’incendio del mio negozio. Ma vi ripeto, Dio non mi ha abbandonato. Io non ho paura, oggi sono qui con voi e senza scorta, anzi ce l’ho, è mia moglie che non mi lascia mai”.
Il viaggio per i bambini è continuato con un’altra tappa importante, l’amore verso l’altro: al mattina presto della domenica sentono il suono assordante di una sirena provenire dal cancello di entrata della colonia. Un po’ impauriti e un po’ incuriositi si affacciano dalle finestre delle loro stanze, non sanno che quella ambulanza è per loro e che loro saranno i protagonisti del soccorso. Tutti giù in cortile ad accogliere Lilla e Leo, due Soccorritori specializzati della Confraternita Misericordie di Reggio: saranno loro ad insegnare ai ragazzi i metodi di soccorso e le procedure da compiere in caso di infortunio a loro o ad altri.
Si parte poi per Bova (Vùa in lingua Greca) un paesino dell’entroterra Reggino che secondo la leggenda fu fondato da una Regina greca, che sbarcata lungo la costa, sarebbe risalita verso l’interno e fissando la sua residenza sulla cime del colle Bova, presumibilmente entro le rocche dell’antico castello. Qui infatti ancora oggi, oltre al dialetto Reggino e all’italiano si parla e si scrive in Greco.
Ma naturalmente tutti i viaggi hanno una fine e questo è terminato sabato 29 luglio. Il programma finale è ricco di avvenimenti, si inizia con la recita, preparata durante la permanenza in colonia ,e presentata nel pomeriggio alla presenza dei genitori e dei benefattori. Come ogni nostro campo, anche questo ha un momento solenne, la Celebrazione Eucaristica, che per questo anno è stata officiata da don Primo Coletta arrivato da Velletri. Dopo la festa, non resta che scambiarsi con affetto un arrivederci al 2018.
Entro fine anno 24 ospiti anziani dovranno essere ricollocati e per 19 dipendenti cesserà l’attività lavorativa a Reggio Calabria.
La struttura si è trasformata in RSA nel 2019 e da allora attende un finanziamento mai arrivato. A rischio i pazienti non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza sanitaria.
Ricorre oggi il 150° anniversario della nascita del beato Ricardo Gil Barcelón, che nacque a Manzanera, in Spagna, il 27 ottobre 1873, da una famiglia nobile e modestamente agiata. Con il Postulante Antonio Arrué Peiró è stato beatificato il 27 ottobre 2013. La sua vita giovanile – scrive l’Opera Don Orione in una nota – […]
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