Avvenire di Calabria

Vi proponiamo la testimonianza di un altro dei 5 diaconi reggini ordinato lo scorso 29 ottobre in Cattedrale

Don Vincenzo Pace si racconta: tra le corsie dell’ospedale l’incontro con il Maestro

Il futuro presbitero: «Il mio cammino vocazionale è iniziato mentre mi dedicavo agli ultimi»

di Vincenzo Pace *

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Don Vincenzo Pace, della parrocchia di San Bruno, è stato ordinato diacono lo scorso 29 ottobre nella Basilica Cattedra di Reggio Calabria insieme ad altri quattro confratelli della comunità del Seminario arcivescovile "Pio XI", guidata dal rettore don Nino Pangallo. Gli abbiamo chiesto di raccontarci il percorso di vita che lo ha condotto a esclamare il suo «Eccomi!» davanti a Dio e alla Chiesa. Nei prossimi giorni vi proporremo ulteriori testimonianze degli altri nuovi diaconi reggini.

La testimonianza del nuovo diacono Don Vincenzo Pace

Sono Vincenzo Pace ho 45 anni e il 29 Ottobre scorso sono stato ordinato diacono per la diocesi di Reggio Calabria - Bova. La mia storia vocazionale inizia a 31 anni, quando partecipando alla Celebrazione Eucaristica ho ritrovato il gusto di frequentare la messa che avevo perduto da giovane.


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Il mio cammino di fede da quel momento si è rimesso in moto e pian piano ho iniziato a frequentare le varie attività che la parrocchia di San Francesco D’Assisi offriva nel quartiere di sbarre centrali, dove lavoravo e abitavo in quel periodo. In particolare svolgendo il volontariato per diversi anni alla mensa della chiesa francescana sono iniziate in me a fiorire delle domande esistenziali. La vicinanza della gente diversa che passava da noi per un pasto caldo o una doccia mi hanno fatto riflettere su come preso dalla frenesia del lavoro, abbia quasi dimenticato il gusto di servire l’altro in maniera gratuita. In realtà queste persone mi restituivano una gioia mai provata prima.

Ma tutto questo non bastava, mi sono chiesto spesso nella preghiera personale e davanti al Santissimo Sacramento se davvero il Signore mi chiamasse ad una vocazione di speciale consacrazione. Con l’aiuto di un padre spirituale, continuando tranquillamente la mia vita tra lavoro e parrocchia ad un certo punto ho compreso che forse dovevo provare a capire meglio cosa sarebbe stato giusto seguire.

Il lavoro aveva perso l’importanza che aveva avuto in me in passato e quando nel settembre del 2014 ho iniziato il turno di adoratore nella cappella dell’ospedale della nostra città è iniziato per me una fase nuova della mia vita.

Ho conosciuto ben presto e sempre meglio il cappellano don Stefano Iacopino che anche oggi resta per me una figura sacerdotale importante per me, direi fondamentale. La sua umiltà e il silenzio con cui custodiva i miei piccoli cenni di vicinanza a questo ministero sono stati per me motivo di serenità e molto più seriamente ho valutato l’ipotesi di entrare in seminario per tentare di comprendere meglio la mia vocazione.


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Nel dicembre del 2015 dissi a don Stefano che volevo entrare in seminario e l’abbraccio che ci siamo scambiati è stato l’inizio del mio cammino verso il sacerdozio. Nell’ottobre del 2016 ho iniziato insieme ai miei quattro confratelli quest’avventura che nei giorni scorsi ci ha visto tutti e cinque diaconi della chiesa reggina, grazie soprattutto all’aiuto di Dio e alla vicinanza dei vari formatori che si sono susseguiti in questi anni.

* Diacono

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