Carceri: una situazione drammatica nel report di Antigone
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Si è svolta ieri sera, in Piazza Sant'Agostino, l'ormai tradizionale appuntamento annuale con la veglia di preghiera accanto alla donne sfruttate. Tutti i partecipanti, guidati dall'arcivescovo Fortunato Morrone, hanno pregato il Rosario.
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Reggio Calabria ha rinnovato la sua preghiera accanto alle donne vittime di tratta e sessualmente sfruttate. Una preghiera che assume anche il valore della denuncia rispetto ad un fenomeno non più percepibile per strada come lo era prima della pandemia, ma allo stesso modo diffuso e che continua a consumarsi nel chiuso e nel "buio" degli appartamenti.
Il titolo scelto per il Rosario di quest'anno è stato: «…E vennero ad abitare in Mezzo a noi, con Maria accanto alle donne in difficoltà», per ribadire la necessità di offrire supporto a chi, soprattutto dall'estero, giunge in Italia in cerca di fortuna, ma rischia di finire in condizioni di vera e propria schiavitù.
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Il momento di preghiera promosso dalla Caritas diocesana e dall'unità di strada "Delicati segni di speranza" è stato celebrato, quest'anno, in Piazza Sant'Agostino, luogo di ritrovo di molte donne che giungono a Reggio da altri paesi del mondo. Ci si è affidati ancora una volta a Maria e alla sua intercessione: sono state affidate giovani e donne che, purtroppo, continuano ad essere "violentate" non solo nel corpo, ma anche nello spirito e nella loro dignità, come ha avuto modo di sottolineare lo stesso arcivescovo Morrone nella sua riflessione. 🎥 Guarda qui il video 👇
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