
Alloggi popolari a Reggio Calabria, Un Mondo di Mondo segnala: «Decadenza irregolare per alcune famiglie»
Per l’associazione ci sarebbe un errore nell’applicazione della legge e invita i destinatari delle lettere di decadenza a opporsi.
In questi giorni sulla questione del diritto alla casa, grazie alla lunga battaglia portata avanti dagli enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo e dall’avvocato Francesco Nucara, ci sono stati i primi sviluppi positivi . «Tuttavia rimangono ancora tanti aspetti negativi», denunciano le associazioni.
Il 28 novembre scorso, il Settore alloggi popolari del Comune di Reggio Calabria, dopo un lunghissimo e farraginoso percorso, ha pubblicato la graduatoria definitiva di Emergenza abitativa e ha convocato per il 12 dicembre prossimo le prime tre famiglie per l’assegnazione dell’alloggio.
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Visto che le prime assegnazioni di emergenza abitativa dovrebbero essere cinque (il 25% dei 18 alloggi per ora disponibili all’assegnazione) e la quarta posizione in graduatoria è costituita da tre nuclei familiari che hanno ottenuto lo stesso punteggio senza che il Settore abbia individuato alcuna priorità, le altre due famiglie - rende noto l'Osservatorio sul disagio abitativo - saranno convocate per le assegnazioni dopo il sorteggio pubblico che stabilirà i due nuclei assegnatari.
Il terzo incontro del Tavolo prefettizio sul diritto alla casa, che si è tenuto mercoledì 29 novembre scorso, ha registrato l’importante intervento del nuovo Prefetto, Clara Vaccaro, la quale ha espresso la Sua vicinanza al tema degli alloggi popolari dichiarando la necessità di un maggiore coraggio da parte dei comuni e che negli sgomberi degli alloggi occupati senza titolo alle famiglie povere che avrebbero diritto alla casa deve essere comunque garantita una sistemazione abitativa che non danneggi gli aventi diritto vincitori delle graduatorie.
Per la prima volta all’incontro del Tavolo è stata presente la parte politica del Comune nella persona dell’Assessore Erp, Francesco Gangemi, il quale ha assicurato entro i prossimi 15 giorni le cinque assegnazioni di Emergenza abitativa e subito dopo l’avvio delle assegnazioni per i vincitori della graduatoria del bando ordinario 2019. «Purtroppo insieme a questi primi aspetti positivi dobbiamo riportare anche i numerosi risvolti negativi della questione», affermano gli enti e le associazioni dell’Osservatorio sul disagio abitativo (Un Mondo Di Mondi, A.N.C.A.D.I.C., Centro Sociale “A. Cartella”, Reggio Non Tace, Società dei Territorialisti Onlus).
La nuova e definitiva graduatoria di Emergenza Abitativa, licenziata dalla Commissione Assegnazione alloggi presieduta dal giudice Giuseppe Campagna, sostengono, «ha escluso dall’assegnazione 21 famiglie sulle 31 in lista. Un’esclusione del 67,8%. Questa altissima percentuale di esclusioni segue quella ancora più alta effettuata con la prima graduatoria di Emergenza Abitativa di dicembre 2020 dalla Commissione comunale Emergenza Abitativa che su 311 famiglie che avevano presentato domanda ha escluso dall’assegnazione 280 nuclei familiari . Un’esclusione del 90%».
Al netto della fisiologica percentuale di famiglie che non hanno i requisiti o non li mantengono, si chiedono le associazioni «se percentuali tanto alte di famiglie escluse non costituisca un approccio verso l’esclusione che risponde perfettamente alla scelta politica del Comune di non assegnare alloggi, dismettendo la politica degli alloggi popolari. Questo nostro interrogativo purtroppo trova riscontro in diversi casi di esclusione documentati in cui i requisiti di legge - aggiungono - sono mantenuti e per i quali le famiglie in questione hanno già presentato ricorso al Tar o sono sul punto di farlo».
L’Osservatorio sul disagio abitativo puntualizza inoltre: «Bisogna dire che da parte dei responsabili del Comune i ricorsi al Tar, che hanno già prodotto quattro sentenze a favore dei ricorrenti e contro la politica del Comune, vengono stigmatizzati come una strumentalizzazione e un modo di ingannare le famiglie. Mentre secondo il nostro ordinamento sono un diritto che ha la famiglia per difendere il proprio diritto all’alloggio contro decisioni amministrative che ritengono sbagliate».
PER APPROFONDIRE: Sfrattati e ospiti da familiari, esclusi dalla graduatoria degli alloggi popolari
«Ricordiamo - concludono le associazioni - che le cinque assegnazioni di Emergenza Abitativa che dovrebbero avvenire nei prossimi 15 giorni arrivano dopo cinque anni dalla presentazione delle domande. Un tempo assurdo per un’emergenza abitativa».
Oltre ai limiti della gestione dell’Emergenza Abitativa, l’Osservatori ricorda, infine, «che dopo un anno dalla pubblicazione della graduatoria definitiva del bando ordinario 2019 il Comune pur avendo 13 alloggi disponibili all’assegnazione, come dichiarato nella delibera di Giunta del 4 luglio 2022, non ha ad oggi assegnato alcun alloggio.
Una famiglia vincitrice della graduatoria definitiva del bando ordinario 2019 ha presentato ricorso al Tar e ha ottenuto il 3 ottobre scorso una sentenza a suo favore che prescrive al Comune l’avvio delle procedure di assegnazione entro 30 giorni. «Il Comune - sostengono le associazioni - ha disatteso la sentenza del Tar e quindi la famiglia ricorrente ha richiesto il relativo commissariamento».
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