Avvenire di Calabria

Oggi è la Giornata internazionale della famiglia istituita dall'Onu. Un'occasione per riflettere sulle sfide presenti e future a cui il pilastro della società è chiamato

Essere famiglia, fra attese e importanti sfide educative

Ambizioni, ma anche insicurezze e preoccupazioni. Alcune giovani coppie ci accompagnano nel loro cammino che li porterà a costituire un nuovo nucleo familiare

di Redazione Web

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Oggi, 15 marzo, è la Giornata internazionale della famiglia. Una data che ci ricorda l'importanza del nucleo familiare nella società.

Il tema e la riflessione per un progetto educativo globale

Ogni anno l'Onu che ha istituito questa giornata, sollecita la riflessione su un tema che coinvolga le famiglie a contribuire a redigere un progetto educativo che orienti i più giovani su scelte importanti, come - è ad esempio il tema di quest'anno - la sostenibilità.


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«Le famiglie in quanto consumatori e sostenitori possono guidare la transizione verso un'economia circolare», è la riflessione che, nei fatti, riprende i temi già approfonditi da papa Francesco nella Laudato si'.

Cosa vuol dire fare famiglia: fra ambizioni e preoccupazioni

In questa pagina vi proponiamo un'ulteriore riflessione, circa le aspirazioni, ma anche le preoccupazioni che accompagnano oggi, sempre più giovani, nel processo che porterà a costituire una nuova famiglia. Nell’attuale contesto sociale, si parla sempre più spesso di “emergenza educativa” con riferimento al ruolo dei genitori e al loro rapporto con i figli.


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Risulta evidente che questo tema richieda una riflessione approfondita, anche all’interno dei percorsi di accompagnamento al matrimonio. Abbiamo chiesto a due coppie di fidanzati, prossimi al matrimonio, come hanno vissuto questo percorso di accompagnamento al matrimonio ed in particolare come si preparano a vivere la genitorialità - e quindi costituire una nuova famiglia - all’interno del loro rapporto.

Avere un figlio, il completamento dell'essere famiglia

Iniziamo con Cristian e Domenica. Inizia così la loro testimonianza: «Abbiamo da poco concluso il percorso di accompagnamento delle coppie al matrimonio presso la parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio di Ravagnese. Un cammino che ci ha permesso di riflettere ed approfondire, insieme alle coppie tutor e al nostro parroco, tanti aspetti legati alla fede e alla presenza di Dio, oggi, nella coppia cristiana».

«La scelta di avere un figlio - proseguono - è da considerarsi il completamento di una famiglia, comunque si voglia considerare, sia da un punto di vista romantico, sia prettamente di conservazione della specie. Tuttavia, la società cui apparteniamo ci mostra un futuro pieno di insicurezze ed ostacoli, di conseguenza l’istinto di protezione, insito nell’essere genitori ancor prima dell’esistenza della prole, porta a preoccupazioni, a volte, anche eccessive».


PER APPROFONDIRE: Se essere famiglia è una vocazione


«Il corso prematrimoniale che abbiamo da poco completato ci ha offerto tutti gli elementi fondamentali per la nascita di una coppia solida, orientata alla formazione di una famiglia cristiana. Con la celebrazione del sacramento del matrimonio cristiano, i coniugi si aprono all’accoglienza della vita e a vivere una genitorialità ispirata ai valori cristiani posti a fondamento della loro unione. La visita al Consultorio familiare della nostra diocesi di Reggio Calabria-Bova, e l’incontro con la ginecologa ha fornito delle informazioni importanti sugli aspetti medici e morali legati alla procreazione. L’incontro con le associazioni che operano nell’ambito dell’affido familiare e del sostegno alle famiglie in difficoltà - concludono Cristian e Domenica - è stato importante per approfondire aspetti per molti versi sconosciuti».

Essere coppia è diventare «artigiani d’amore»

Ecco l'altra testimonianza: «Siamo Francesco ed Angela, una coppia di futuri sposi che ha frequentato il cammino di accompagnamento delle coppie alla celebrazione del matrimonio nella Parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio. Il percorso si è rivelato un vero e proprio progetto di accompagnamento nel quale si è posta l’attenzione sul matrimonio, trattando diversi importanti temi, tra cui il dialogo e il perdono, guidandoci nella riflessione e nel confronto tra tutte le coppie presenti e facendo da propulsore per un’interrogazione personale e di coppia in un’ottica di fede. Il matrimonio è l’inizio di un cammino chiamato vita che, con la grazia di Dio, poi genera a sua volta altra vita. L’uomo è stato creato da Dio per amore e per amare. Tutti siamo un’opera di Dio: da uomo e donna, a marito e moglie, a papà e mamma».

«L’uomo e la donna, che diventano coppia, devono essere gli artigiani dell’amore, modellandosi nelle proprie identità e nella comprensione dell’altro; la coppia che diventa famiglia deve essere anche il propulsore di quel cammino che si chiama fede. Fare un cammino prematrimoniale, oltre a guidare la coppia in questa fase, significa anche iniziare a pensare alla vita post matrimoniale; significa iniziare ad esplorare anche il possibile pensiero di diventare genitori, svolgendo l’arduo ma bellissimo compito che riveste la responsabilità genitoriale», affermano ancora Francesco e Angela.

«Essere genitori - per i due giovani che si accingono al matrimonio - significa creare vita. Non è forse questo il “super potere” dell’essere umano, uno dei grandi doni di Dio? Questo immenso atto d’amore, questo ciclo di vita, viene spiegato all’inizio del libro della Genesi, dove si legge: "Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne"».

«Ed è quell’unica carne a fare il miracolo, un unico spirito che accoglie al mondo una nuova luce in grado di riempire di gioia il cuore dei genitori, che dà linfa a quell’unica carne. Non vi è più grande responsabilità nella vita che essere genitori, il faro che illumina il cammino, l’albero maestro che rende la barca stabile nella tempesta. È il momento in cui si inverte il ruolo, da figli a genitori a nostra volta, da studenti ad insegnanti di una straordinaria creatura che dipenderà da noi».

Concludono Francesco ed Angela: «Sarà infatti la nostra casa il terreno fertile da cui germoglieranno i semi dell’amore e della fede a creare le fondamenta di quel progetto di vita vivente, la scuola per eccellenza in cui si trasmettono i valori che il Signore ci ha tramandato. Il lascito di ogni genitore, quello più importante, consiste nei ricordi e in quegli istanti di vita ed insegnamenti quotidiani che ogni figlio custodisce nella propria mente, in quelle piccole lezioni di vita che riassumono ineguagliabili insegnamenti che l’accompagneranno per sempre, che faranno sì che il genitore rimanga per sempre con il figlio, anche oltre la vita terrena».


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«Il compito del genitore, dunque, è quello di guidare il proprio figlio sulla retta via della consapevolezza, della fede, della crescita e della realizzazione della persona, per poi lasciarlo volare dal nido ad affrontare le intemperie della vita, consapevoli però degli insegnamenti sopra citati e dell’incessante supporto degli insegnanti. Diventare genitori è il frutto dell’amore, è quel pezzo di puzzle che serve per completare il meraviglioso quadro della vita, dell’amore. Essere genitori, dunque, è un dono immenso del progetto divino, un reale dono di Dio».

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