
Cibo sintetico, dalla Calabria un netto «no»
L’associazione di categoria a difesa delle produzioni genuine e del Made in Italy aveva lanciato una petizione a cui hanno aderito anche il governatore Occhiuto e tanti vescovi italiani.
A breve sarebbe diventato il centro didattico dell'Associazione Italiana Persone Down (Aipd) a Reggio Calabria: l'ex emeroteca di via Palmi, abbandonata da decenni, stava per riprendere vita. Fin quando - stanotte - ignoti non sono entrati e hanno appiccato fuoco all'interno della struttura. A denunciare l'accaduto è il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che attraverso la sua fan page su facebook, ha commentato laconico l'accaduto:«Continuiamo a farci del male; colpire una struttura destinata a persone con disabilità - ha dichiarato Falcomatà - significa prendersela con i più deboli tra i deboli. Ma non ci fermiamo e non arretriamo di un millimetro. Loro bruciano, noi ricostruiamo».
L'assegnazione del bene era stata determinata da una delibera di Giunta Comunale nello scorso giugno: la proposta dell'Aipd prevedeva l’attivazione di un Sic (Servizio di Informazione e Consulenza), un Centro Servizi multidisciplinare attuato in coerenze con l’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute) che offrirà in forma totalmente gratuita alle famiglie del territorio comunale e metropolitano la possibilità di effettuare consulti periodici di controllo sullo sviluppo globale dei neonati, dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con sindrome di Down.
L’associazione di categoria a difesa delle produzioni genuine e del Made in Italy aveva lanciato una petizione a cui hanno aderito anche il governatore Occhiuto e tanti vescovi italiani.
La Commissione regionale per la Pastorale familiare della Cec si è riunita a Catanzaro. La ripartenza insieme a don Tommaso Mazzei, nuovo direttore.
Ogni giorno quasi 10 milioni di persone si spostano per motivi di studio. Tra questi molti bambini e ragazzi pendolari. Reggio Calabria distante dalla media nazionale.