Avvenire di Calabria

Il cardinale Parolin parla ai giornalisti

«Favorire la cultura dell’incontro»

Rispettare sempre il “dovere della verità”

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Di Salvatore Tropea

“Il dovere della verità”. Sono queste le parole che hanno accolto il cardinale Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin nella nuova sede del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Il porporato ha visitato e benedetto la nuova struttura, già inaugurata lo scorso anno dal presidente del Senato italiano Pietro Grasso. Durante l’incontro il presidente dell’Ordine Enzo Iacopino – che nella stessa giornata di ieri ha rassegnato le sue dimissioni – ha espresso la sua gratitudine per l’attenzione dimostrata da Parolin e ha voluto porre l’accento su alcune figure di giornalisti che hanno perso la vita per il proprio lavoro. In particolare Carlo Casalegno, ucciso dalle Brigate Rosse; Pippo Fava, assassinato dalla mafia; Ilaria Alpi, uccisa per aver scoperto traffici illeciti di ogni tipo in Somalia; Giancarlo Siani, vittima della camorra e Walter Tobagi, ucciso negli anni di piombo da un gruppo terroristico di estrema sinistra. Il cardinale, che aveva già incontrato i giornalisti insieme a Papa Francesco lo scorso 22 settembre, ha ribadito le parole del Pontefice sulla necessità di fare del giornalismo uno strumento di costruzione, che riesca a favorire la cultura dell’incontro. Parolin si è poi scagliato contro chi strumentalizza le notizie per scopi moralmente inaccettabili. Il cardinale ha sottolineato come la professione giornalistica sia spesso pericolosa, perché scomoda e scandalosa, infatti «intacca interessi economici che riducono l’uomo a oggetto e lo misconoscono come persona». Un’altra cosa fondamentale per il giornalismo è basarsi su un’informazione che sia sempre la più completa possibile ma, soprattutto, che non dia solo conto dei drammi e delle violenze, ma che «sappia comunicare anche le buone notizie». Dopo l’incontro c’è stato un breve momento di preghiera e la benedizione della nuova sede e successivamente un momento conviviale con i presenti, tra i quali anche molti giovani della scuola di giornalismo della Luiss. A margine della visita il Segretario di Stato della Santa Sede ha parlato con i giornalisti che hanno cercato di intervistarlo dell’incontro di ieri tra Papa Francesco e il neo presidente libanese Michel Aoun. «Il Libano ha fatto un notevole passo in avanti – ha affermato Parolin – dopo anni di stallo politico ma la cosa più importante è la ritrovata unità interna dei cristiani», che secondo il prelato potrebbe contribuire positivamente al ritrovamento della pace nei territori circostanti.

Articoli Correlati