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Era il 23 settembre del 1901. Sulla vetta più alta dell’Aspromonte, Montalto (1956 metri sul livello del mare), la maestosa statua del Cristo Redentore trovava collocazione. Su un terreno donato dal Barone Stranges di San Luca. L’opera in bronzo fu realizzata dall’artista reggino Francesco Jerace, in occasione del Giubileo del 1900 voluto da papa Leone XIII. È una delle 20 realizzate in quell'anno collocate su altrettante vette italiane.
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Per ricordare quell’evento avvenuto 120 anni fa, sancito dalla benedizione del Cardinale Portanova, domenica scorsa, su iniziativa dell'associazione "Amici di Montalto" in collaborazione con la Parrocchia reggina del Sacro Cuore di Gesù, si è tenuta una celebrazione liturgica. Esattamente nel luogo in cui la Statua del Cristo Redentore domina la vetta della montagna reggina.
PER APPROFONDIRE: «Grazie don Umberto, ci hai insegnato ad amare la Chiesa»
In tanti si sono ritrovati in questo luogo, tra i più suggestivi non solo della Calabria, ma dell’intero territorio nazionale, così come ormai da lunga tradizione. Lo hanno fatto percorrendo un tratto del percorso consueto, prima della santa messa. A presiedere, dunque, la celebrazione liturgica ai piedi della statua, don Umberto Lauro che a giorni lascerà il suo ministero pastorale alla guida della parrocchia del Sacro Cuore. Nell’edizione di Avvenire di Calabria, in edicola domenica prossima, 26 settembre, proporremo un ampio servizio sull’evento.
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