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Il 25 aprile tra passato e presente
Dal consiglio metropolitano riunitosi ieri a Palazzo Alvaro, è arrivato il via libera alla variazione di bilancio per la Gallico-Gambarie. Questo dovrebbe contribuire ad imprimere un'accelerazione ai lavori.
La variazione di bilancio è pari a 9 milioni e mezzo di euro. Questo - è stato spiegato nel corso dei lavori del Consiglio metropolitano - consentirà un'accelerazione decisiva al completamento di una delle infrastrutture più importanti in corso di realizzazione in Calabria.
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In particolare l'intervento interessa il terzo lotto, nel tratto compreso tra Mulini di Calanna, svincolo per Podargoni e Santo Stefano. Il reperimento di maggiori somme è stato necessario per rispondere al cosiddetto “caro materiali”.
«La Città Metropolitana – è stato ancora spiegato in aula – ha prodotto tutta la documentazione necessaria ad ottenere i fondi dal settore Infrastrutture della Regione Calabria, l’Ente che ha messo a disposizione le risorse».
La posa della prima pietra della Gallico - Gambarie risale al 2016. L’iter per la realizzazione del tratto più importante (il terzo macrolotto) della Gallico-Gambarie è iniziato nel 2012. Si è attualmente in una fase importante dello stato di avanzamento dei lavori. Secondo il cronoprogramma già entro il prossimo anno si potrebbe già ipotizzare di percorrere anche l'ultimo tratto.
Certo è, una volta completata l'opera, quasi 20 chilometri di tornanti saranno sostituiti da 4 chilometri di strada a scorrimento veloce. Ciò consentirà di raggiungere dal mare la montagna (e viceversa) in poco meno di 15 minuti.
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Nel progetto, inoltre, sono previsti tratti di belvedere che offriranno la possibilità a chi li percorre di poter ammirare un contesto naturalistico unico all'interno del quale l'arteria si colloca "in punta di piedi". Anche questo un elemento in più legato alla finalità dell'opera: accorciare le distanze e rilanciare in chiave turistica l'intera Valla del Gallico che dall'Aspromonte arriva fino al mare.
La Gallico - Gambarie sarà una strada “super sicura”, «capace di resistere agli effetti di un sisma di entità pari o superiore a quello registratosi a inizio febbraio tra Siria e Turchia», come assicurato ad Avvenire di Calabria dai tecnici interessati alla realizzazione della mega infrastruttura. Dispositivi antisismici posizionati sui pulvini delle pile e sulle spalle «consentiranno agli impalcati di resistere a sismi di magnitudo elevata, con fattore di sicurezza che consente di andare oltre quella attesa».
Tra i dispositivi vi saranno quelli a fusibile («chiavi di taglio»), costituiti da «un elemento sacrificale che in caso di sisma viene portato a rottura dissipando energia, e che necessiterà pertanto di ripristino». Inoltre, gli acciai utilizzati, di tipo “corten” ossia autoprotettivi contro la corrosione - «garantiscono una durata illimitata dell’opera». I punti di forza di quella che sarà la futura arteria che collegherà il mare alla montagna, tuttavia, non sono solo questi. Le principali opere d’arte che caratterizzano il terzo lotto della Gallico - Gambarie sono rappresentate, anche, «da viadotti a struttura mista calcestruzzo - acciaio.
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