La cagnolina Lisa entra nella Squadra Cinofili della Polizia di Stato
Abbandonata e soccorsa dai volontari, per Lisa adesso è iniziata una nuova avventura nella grande
«Dopo uno stop causato dalla ormai tristemente nota vicenda del canile di Mortara di Pellaro, sono finalmente ripresi i lavori di completamento dell’opera che rappresenta un punto fermo per la tutela sanitaria non solo degli animali».
Ad affermarlo è Mary Foti, Garante dei diritti degli animali che prosegue: «Questa mattina abbiamo effettuato un sopralluogo insieme al dottor Marroni dell’ASP, al dottor Borruto, con la presenza anche del direttore dei lavori e del consigliere metropolitano Antonino Castorina. Abbiamo fatto il punto di ciò che si dovrà completare e dei tempi necessari ai lavori - ha affermato la Garante -Il lavoro che i volontari di Dacci una Zampa Onlus stanno facendo in questa struttura è encomiabile, alle istituzioni adesso spetta il compito di porre la parola fine su un’opera fondamentale per la Città metropolitana».
«Quello di Mortara - conclude Foti - è l’unico canile sanitario nell’intera Città Metropolitana di Reggio. Completare questa opera cosi fondamentale e strategica per la città, rappresenta un punto di partenza. Dovremo renderla accogliente, pulita, funzionale ai bisogni degli animali e degli operatori».
«Ringrazio l'amministrazione comunale Falcomatà per l’attenzione che sta rivolgendo alla problematica del randagismo, grazie al canile di Mortara di Pellaro, i nostri amici animali avranno un luogo dove poter attendere di essere adottati in piena sicurezza e accuditi dalle amorevoli cure dei volontari».
«La ripresa dei lavori al canile di Mortara è un importante passo avanti che l’amministrazione guidata da Giuseppe Falcomatà sta portando avanti», afferma Castorina.
«Pur tra mille difficoltà - conclude Castorina - vogliamo portare a termine questa opera fondamentale per la nostra Città metropolitana, dobbiamo essere più vicini e dare un forte sostegno ad una realtà che per troppo tempo è stata dimenticata».
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Attività interforze presso la struttura che, negli anni ’90, fu al centro di un’inchiesta condotta dalla Dda da cui emersero minacce da parte della ‘ndrangheta all’impresa appaltatrice, con richieste di tangenti e subappalti.
Il Nucleo investigativo dei Carabinieri Forestale di Reggio Calabria è intervenuto su mandato della Procura di Reggio Calabria: gravi irregolarità riscontrate nella procedure di gara finalizzate alla gestione della struttura.