Avvenire di Calabria

Il fenomeno in Italia ha raggiunto livelli allarmanti, con gravi ripercussioni economiche e sociali

“Vince chi smette”, Caritas e Fict in prima linea contro il gioco d’azzardo

Anche nella diocesi reggina, l'iniziativa di prevenzione e supporto per sensibilizzare le comunità e aiutare chi è vittima della dipendenza, con percorsi mirati e reti di sostegno

di Redazione Web

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Il fenomeno del gioco d’azzardo in Italia ha raggiunto livelli allarmanti, con gravi ripercussioni economiche e sociali. Per contrastarlo, Caritas Italiana e la Federazione italiana delle comunità terapeutiche hanno avviato il progetto “Vince chi smette - consapevoli contro l’azzardo”, con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e offrire supporto a chi ne è vittima. Anche la Caritas diocesana di Reggio Calabria - Bova è in prima linea.

Gioco d’azzardo, emergenza sociale

Il 20 febbraio a Roma è stato presentato il progetto “Vince chi smette - consapevoli contro l’azzardo”, promosso da Caritas Italiana in collaborazione con la Federazione italiana delle comunità terapeutiche (Fict). Il fenomeno dell’azzardo ha assunto dimensioni preoccupanti: le slot machine, i gratta e vinci, le scommesse e i concorsi a premio sottraggono annualmente agli italiani circa 150 miliardi di euro.



L’azzardo è spesso etichettato come un vizio o una debolezza personale, ma può invece dare luogo a una condizione patologica di dipendenza. Il contrasto all’azzardo deve essere un fatto educativo e culturale. Si avverte la necessità di un’azione condivisa, una rete di supporto che intercetti il disagio e offra nuove prospettive di vita. Nasce il bisogno di raggiungere un maggior numero di persone possibile, soprattutto quelle più vulnerabili, offrendo ascolto, informazione e accompagnamento.

Un percorso di consapevolezza e prevenzione

Il progetto è parte integrante del cammino giubilare, per restituire speranza e senso alla vita di chi si sente smarrito. Attraverso i centri di ascolto delle Caritas diocesane, vengono accolte sempre più spesso storie di relazioni distrutte, di indebitamento, di povertà generata o aggravata dalla pratica dell’azzardo. Da qui la necessità di promuovere azioni di prevenzione per contrastare un fenomeno che lede la dignità personale e il tessuto sociale.


PER APPROFONDIRE: I “genitori consapevoli” fa tappa a Bagnara


Ciò che viene offerto è quindi un progetto di animazione comunitaria per coinvolgere le comunità, in rete con le Caritas territoriali e gli organismi pastorali della Chiesa, per avviare una strategia comune sull’azzardo. L’obiettivo è quello di aiutare le comunità, attraverso una serie di attività, ad accrescere la consapevolezza di questo fenomeno e delle sue conseguenze. C’è un forte desiderio di aiutare a strutturare una coscienza critica collettiva che sappia riconoscere i pericoli dell’azzardo e valorizzare scelte comunitarie per contrastarlo.

Il contributo della Caritas diocesana di Reggio Calabria

Presso la Caritas diocesana di Reggio Calabria è stata formata una persona che, attraverso degli strumenti – la “Cassetta degli attrezzi” –, potrà offrire percorsi di animazione distinti per gruppi secondo il criterio dell’età: anziani (da 70 anni in su), giovani/adulti (da 19 a 69 anni), ragazzi (dai 12 ai 18 anni). Il percorso di animazione si sviluppa attraverso cinque azioni: informare, sensibilizzare, prevenire, accompagnare, fare rete. 

«Con il verbo “informare” - viene spiegato - vogliamo fornire informazioni utili per rendere conoscibile il fenomeno e valutare il grado di conoscenza che abbiamo. Con il verbo “sensibilizzare” vogliamo aumentare la consapevolezza sull’azzardo e sui rischi. Dopo aver reso più consapevoli i membri della comunità, con il verbo “prevenire” vogliamo aiutarli a evitare di cadere nella trappola dell’azzardo».



«Senza dimenticarci di essere cristiani, con il verbo “accompagnare” vogliamo camminare insieme nel percorso di responsabilizzazione tra fratelli e sorelle. Questo cammino, oltre a essere un gesto di solidarietà, è un invito a vivere concretamente la fraternità. Quindi la comunità è chiamata a dedicare del tempo all’ascolto della Parola di Dio, affinché illumini il nostro cammino, orientandoci verso un impegno sempre più profondo».

Infine, «con il verbo “fare rete” vogliamo, sottolineando il valore della parola comunità, condividere risorse e creare relazioni nuove e autentiche con il territorio. Per maggiori informazioni, per chiedere aiuto o avviare percorsi di animazione, si può inviare un’email a: caritasreggiocalabria@gmail.com , all’attenzione dell’animatrice Raffaella Dimaggio».

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