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Il Porto di Gioia Tauro "scalda" il dibattitto in vista delle elezioni europee della prossima primavera, a contribuire a ciò è proprio una normativa sulle emissioni ambientali nata nel "cuore" dell'Unione europea.
Dopo la mobilitazione che nelle ultime settimane ha unito i diversi attori politici e del territorio, proprio da Bruxelles si sta cercando di trovare una soluzione che scongiuri eventuali ripercussioni negative per l'economia non solo dell'area, ma dell'intera Calabria, a vantaggio di altri grani porti del Mediterraneo che non operano sotto l'egida Ue.
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In particolare, si sta cercando di garantire da una parte l'attuazione della direttiva ETS al trasporto marittimo senza però, dall'altra, penalizzare i porti di trasbordo europei. È questo quanto garantito nel corso dell'ultimo incontro che si è svolto proprio a Bruxelles, due giorni fa, tra la Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, il Vicepresidente Esecutivo per il Green Deal dell'Ue Maroš Šefčovič e il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli che ha messo al centro il caso del porto calabrese.
Nell'analisi dei possibili scenari che l'attuazione della direttiva potrebbe dischiudere, un punto pare mettere tutti d'accordo: proteggere i posti di lavoro e garantire i livelli di competitività del sistema portuale, affinché altri snodi, come Port Said (Egitto) e Tangeri (Marocco), non vadano a penalizzare i porti europei, in primis Gioia Tauro.
«La proposta della Commissione europea per l'atto di esecuzione, che dovrà essere adottato entro il 31 dicembre, è già un buon passo avanti poiché prevede l'introduzione di norme anti evasione rispetto ai porti nord africani, e dunque a protezione di quelli europei», ha detto la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picerno. «Persiste, tuttavia, la criticità legata ai traffici extra Ue che transitano per porti europei. Siamo al lavoro con la Commissione europea per definire risposte comuni, fornire dati aggiuntivi e abbiamo incontrato ampia disponibilità da parte del Vice Presidente Esecutivo Šefčovič», ha aggiunto la rappresentante italiana.
Il presidente dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, Agostinelli guarda con particolare attenzione alla possibile apertura che arriva dall'Unione europea. «Per noi - il suo commento - la proposta della Commissione rappresenta un primo passo soddisfacente per la soluzione della problematica, che dovrà poi essere affrontata nel corso di successivi incontri con le Istituzioni europee e le associazioni di categoria».
«Abbiano presentato, anche, un documento, elaborato nel corso della riunione che si è svolta a Barcellona lo scorso 10 novembre con i porti spagnoli, che potrebbe rappresentare una futura soluzione nell’interesse di tutti i porti europei di transhipment. Dal canto nostro - ancora Agostinelli - ci siamo, altresì, impegnati a fornire alla vicepresidente del Parlamento, Pina Picierno, e al vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Maroš Šefcovic, la documentazione relativa alla movimentazione dei traffici da oggi a tutto il 2024».
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