Avvenire di Calabria

Maria Angela Ambrogio, vice direttore Caritas diocesana, parla dei «fili intrecciati» di solidarietà tra le realtà parrocchiali

Giornata dei poveri, il resoconto: comunione fraterna e solidale

Redazione Web

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di Maria Angela Ambrogio* - Si sono da poco concluse le iniziative programmate in occasione della IV Giornata Mondiale dei Poveri, non possiamo che fare un bilancio positivo, di quanto nella comunione fraterna con le caritas parrocchiali, gli enti di ispirazione cristiana, i centri d’ascolto, i luoghi di accoglienza e tutti i volontari abbiamo realizzato, anche se distanti a causa dell’emergenza sanitaria. La pazienza e la creatività, generate dall’intreccio dei fili delle nostre volontarie, hanno raggiunto i cuori di tanti fratelli scaldandolo. Questo semplice gesto ha sancito il legame senza fine verso i nostri fratelli più fragili e a reso le nostre comunità strumento di evangelizzazione. La veglia in Cattedrale presieduta dal nostro Arcivescovo ha evidenziato la bellezza della preghiera semplice. Tre sono stati i segni che hanno caratterizzato e arricchito le riflessioni. La sciarpa, i sandali e la Parola di Dio. L’Ascolto e la sequela di Dio ci consentono di accompagnare chi è nel bisogno. Il Convegno in preparazione alla giornata che ha coinvolto gli enti di ispirazione cristiana, ha offerto uno spaccato talvolta scontato ma importante. Le opere “parlano” di Dio, sono i luoghi privilegiati,  le “locande” della parabola del buon  samaritano, dove nell’accoglienza  e nella cura del fratello è possibile incontrare l’altro in modo autentico. A noi che svolgiamo un servizio, non rimane che la gratitudine verso coloro che hanno preziosamente collaborato. Anche se fisicamente distanti, abbiamo vissuto l’appartenenza alla chiesa diocesana, alla famiglia umana. Non basta una giornata per risolvere il problema della povertà, ci vorrebbero leggi giuste e l’abbattimento di tutte le diseguaglianze sociali. Noi per un giorno abbiamo acceso una luce, per un giorno abbiamo celebrato e reso grazie per i volti e le storie delle persone che intrecciano inevitabilmente la loro vita alla nostra.

*vice direttor Caritas diocesana

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