Avvenire di Calabria

L'importante infrastruttura al centro del Mediterraneo fa segnare un altro risultato positivo

Porto di Gioia Tauro, tra nuovi record e preoccupazioni

Sullo sfondo c'è però il futuro occupazionale degli attuali sessanta lavoratori della Port Agency, quanto mai incerto

di Redazione Web

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Il porto di Gioia Tauro continua la sua crescita di volumi registrando, ieri 25 aprile, il record di movimentazioni in un giorno.

Porto di Gioia Tauro, un nuovo record

Gru e carrelli, nella giornata del 25 aprile, hanno movimentato 8.800 teus, raggiungendo così un altro record mensile con movimentazioni che, sempre fino a ieri, hanno raggiunto le 59.900 teus.


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Un risultato ottenuto nonostante gli Houthi che stanno bloccando con attacchi alle navi gli accessi al Canale di Suez e costringendo i battelli a passare da Capo Horn circumnavigando l'Africa ed allungando il viaggio di circa 15 giorni, e nonostante la direttiva Ets.

Un dato che conferma le proiezioni disegnate da Msc e Med Center Container Terminal anche per l'anno in corso. Un trend che conferma una crescita media movimenti/anno di + 8% rispetto al 2023.

Il futuro dei lavoratori della Port Agency

Un risultato significativo ottenuto proprio mentre cresce la preoccupazione per il futuro occupazione degli attuali 60 lavoratori iscritti alla Port Agency, il cui contratto scade domani. Oggi a Gioia Tauro si è tenuto un sit-in a cui hanno preso parte, insieme alle maestranze, anche sindacati e istituzioni.

Consapevole dell’attuale gravità del momento, determinata dal problema sociale che potrebbe sorgere nel caso in cui non si dovesse trovare una soluzione positiva per gli attuali 60 lavoratori iscritti alla Port Agency, è scesa in campo anche l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio. Dallo scorso novembre l'ente guidato dal presidente Andrea Agostinelli ha organizzato numerose e dibattute riunioni, condotte dal segretario generale Alessandro Guerri.

L’obiettivo è quello di trovare la strada migliore che possa permettere, a norma di legge, la trasformazione dell’Agenzia portale in impresa ex art. 17 legge 84/94, garantendone, nel contempo, la sua sostenibilità gestionale ed economica.

Le soluzioni prospettate

Viste le difficoltà incontrate, si è tenuta, altresì, una recente riunione in Prefettura a Reggio Calabria, nel corso della quale il Prefetto Clara Vaccaro ha invitato i presenti al senso di responsabilità e di lungimiranza al fine di raggiungere un positivo risultato in un arco di tempo breve, che possa contemplare anche il rispetto dell’operatività del porto di Gioia Tauro.

In questi stessi giorni, a livello governativo, si sta cercando di trovare, con fondi propri del Ministero delle Infrastrutture, le fonti economiche necessarie a finanziare la corresponsione dell’IMA (Indennità di mancato avviamento) fino al 31 dicembre prossimo, a favore degli iscritti nelle liste della Port Agency, anche attraverso l’individuazione di veicoli normativi ove inserire un emendamento ad hoc.


PER APPROFONDIRE: Gioia Tauro, politici e cittadini fanno quadrato: «Il Porto va difeso»


«Nel corso delle ultime due riunioni, tenutesi nei locali dell’Autorità di Sistema portuale, alle quali, nonostante siano state invitate, non hanno partecipato le aziende ex art. 16, è stata registrata l’apertura dei due Terminalisti (MCT e Automar), che hanno sottoscritto un documento a favore della istituzione dell’impresa ex art 17, che prevede una serie di condizioni», spiega una nota dell'Autorità Portuale.

Tra queste, si legge ancora, «è stato espressamente richiesto, al fine di garantire la sostenibilità dell’istituenda azienda, sia dal punto di vista gestionale che economico, la partecipazione di tutti gli operatori portuali, comprese quindi le imprese ex art. 16 che, assenti alle ultime due riunioni, verranno singolarmente convocate, nei prossimi giorni, per proporre loro la sottoscrizione del suddetto documento».

Il 6 maggio l'incontro di Agostinelli con la Direzione generale del Ministero delle Infrastrutture

Nel contempo, spiega la nota, «è stata altresì posta come condizione necessaria la totale sostenibilità economica dell’istituenda impresa ex art. 17 a carico dello Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio. Dal canto suo, l’Autorità di Sistema portuale, a norma di legge, con le risorse disponibili, può farsi carico solo del finanziamento dell’esodo anticipato dei lavoratori più anziani, iscritti attualmente all’Agenzia portuale, che non godono delle contribuzioni previdenziali necessarie alla pensione. Al contrario, con le risorse disponibili, non può farsi carico della copertura finanziaria di ulteriori perdite economiche dell’istituenda impresa».


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«A tale proposito - si legge ancora nella nota della stessa Autorità portuale - il prossimo 6 maggio, il presidente Andrea Agostinelli avrà un incontro con la Direzione generale del Ministero delle Infrastrutture per trovare la soluzione più opportuna al grave problema sociale che potrebbe sorgere a Gioia Tauro».

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