Avvenire di Calabria

Anche la diocesi di Reggio Calabria partecipa alla giornata di preghiera comunitaria che si celebra oggi

Giornata di preghiera per le vocazioni, occasione per riscoprirsi «servitori»

La riflessione accompagnata dall'invito di papa Francesco sulla reciprocità delle diverse vocazioni nella Chiesa

di Redazione Web

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Si celebra oggi la 60esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Il tema scelto da Francesco per la riflessione di quest’anno è “Vocazione: grazie e missione”. L’invito del Papa è ad «imitare Gesù, venuto tra noi non per essere servito, ma per servire».

La Giornata di preghiera per le vocazioni a Reggio Calabria

Anche l’arcidiocesi di Reggio Calabria Bova celebra oggi la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Il Centro diocesano vocazioni, per l’occasione, oltre ad «offrire alle comunità cristiane del materiale utile per l’animazione pastorale», invita a «pregare insieme affinché le nostre comunità siano luoghi dove possano sbocciare e maturare i semi di grazia che il Signore continua a seminare nella sua Chiesa».


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«Un meraviglioso poliedro» è la tematica che l’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni ha pensato di proporre per la giornata, cogliendo l’invito di papa Francesco a richiamare l’attenzione sulla reciprocità delle diverse vocazioni nella Chiesa.

L’invito del Papa: «Essere servitori come Gesù»

«Non c’è vocazione senza missione. E non c’è felicità e piena realizzazione di sé senza offrire agli altri la vita nuova che abbiamo trovato», afferma papa Francesco in occasione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.  «La chiamata divina all’amore è un’esperienza che non si può tacere», è il monito di Francesco.

«La missione comune a tutti noi cristiani – per il Pontefice – è quella di testimoniare con gioia, in ogni situazione, con atteggiamenti e parole, ciò che sperimentiamo stando con Gesù e nella sua comunità che è la Chiesa. E si traduce in opere di misericordia materiale e spirituale, in uno stile di vita accogliente e mite, capace di vicinanza, compassione e tenerezza, controcorrente rispetto alla cultura dello scarto e dell’indifferenza».

Una missione che appartiene a tutti

«Farsi prossimo, come il buon samaritano, permette di capire il nocciolo della vocazione cristiana», la tesi del Papa che invita ad «imitare Gesù Cristo che è venuto per servire e non per essere servito». «Quest’azione missionaria non nasce semplicemente dalle nostre capacità, intenzioni o progetti, né dalla nostra volontà e neppure dal nostro sforzo di praticare le virtù, ma da una profonda esperienza con Gesù», il monito, sulla scorta del brano evangelico dei discepoli di Emmaus, che «dopo l’incontro con Gesù risorto si confidano a vicenda: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?”».


PER APPROFONDIRE: Vocazioni, «Il “Sì” va cercato nel cuore»


Proprio nei discepoli di Emmaus, ha motivo di ritenere il Santo Padre, «possiamo vedere che cosa significhi avere “cuori ardenti e piedi in cammino”». Da qui l’auspicio di Francesco: «È quanto mi auguro anche per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, che attendo con gioia e che ha per motto: “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). Che ognuno e ognuna si senta chiamato ad alzarsi e andare in fretta, con cuore ardente!».

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