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“Cara Unione europea, sei un organismo vivo, perciò forse viene il momento per nuove riforme istituzionali che ti rendano sempre più all’altezza delle sfide di og-gi”. Prosegue così la lettera che il card. Zuppi e mons. Crociata firmano oggi per la Giornata dell’Europa. Quindi affermano: “Ma non puoi essere solo una burocra-zia, pur necessaria per far funzionare organizzazioni così complesse come quella che sei diventata. Direttive e regolamenti da soli non fanno crescere la coesione. Serve un’anima! In questi anni abbiamo visto compiere passi avanti significativi, quando per esempio hai accompagnato alcuni Paesi a superare le crisi economiche, ma abbiamo anche dovuto registrare fasi di stallo e difficoltà. E queste crescono quando smarriamo il senso dello stare insieme, la visione del nostro futuro condivi-so, o facciamo resistenza a capire che il destino è comune e che bisogna continuare a costruire un’Europa unita”.
“Perciò, qualche volta ci chiediamo: Europa, dove sei? Che direzione vuoi prende-re?”. Il testo è arricchito da una serie di citazioni di Papa Francesco, che più volte è intervenuto per incoraggiare lo stesso percorso europeo di unità e pace. Quindi i presidenti Cei e Comece sottolineano: “In tutti questi anni siamo molto cambiati e facciamo fatica a capire e a tenere vivo lo spirito degli inizi. Dopo un così lungo periodo di pace abbiamo pensato che una guerra su territorio europeo sarebbe stata ormai impossibile. E invece gli ultimi due anni ci dicono che ciò che sembrava im-pensabile è tornato. Abbiamo bisogno di riprendere in mano il progetto dei padri fondatori e di costruire nuovi patti di pace se vogliamo che la guerra contro l’Ucraina finisca, e che finisca anche la guerra in corso in Medio Oriente, scoppiata a seguito dell’attacco terroristico del 7 ottobre scorso contro Israele, e con essa l’antisemitismo, mai sconfitto e ora riemergente. Lo dice così bene anche la nostra Costituzione italiana: è necessario combattere la guerra e ripudiarla per davvero”.
Fonte: Agensir