Avvenire di Calabria

Giovani e partecipazione, l’esempio attuale di Dossetti

Un ciclo di incontri promosso dai vescovi calabresi invita a riscoprire la Costituzione e l’impegno civile, guardando al giurista e sacerdote

di Redazione Web

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Le tre università calabresi protagoniste di un percorso di tre incontri che porterà alla redazione di un documento da parte dei giovani

Ha preso avvio il ciclo di incontri promosso dalla Conferenza episcopale calabra su Dossetti, in continuità con i lavori della Cinquantesima Settimana Sociale dei cattolici di Trieste sul tema della partecipazione. Su proposta di don Guido Quintieri, direttore della Pastorale del lavoro della diocesi di San Marco Argentano – Scalea, i vescovi calabresi hanno promosso un cammino che coinvolga i giovani nella costruzione di una società ispirata al patrimonio sociale lasciato da Dossetti e al patrimonio naturale e storico della Calabria, crocevia del Mediterraneo.



Le tre università calabresi organizzeranno, ciascuna nella propria sede, un percorso di tre incontri che porterà alla redazione di un documento da parte dei giovani calabresi. Il primo, svoltosi presso l’Università Mediterranea di Reggio, ha avuto come ospite Guido Federzoni, diacono della diocesi di Modena, medico e allievo di Dossetti. Ha vissuto con lui nella Piccola Famiglia dell’Annunziata, ha lavorato per anni in un ospedale di Nazaret e accompagnato migliaia di pellegrini in Terra Santa, fino ad Ain Arik, dove opera ancora una comunità fondata da Dossetti.

L'incontro a Reggio Calabria

L’introduzione è stata affidata a don Guido Quintieri e a Carmela La Rocca, presidente Fuci di Reggio Calabria, che ha raccontato la riapertura della Fuci reggina e il coinvolgimento degli studenti della Mediterranea. Ha moderato Francesca Chirico, presidente diocesana di Azione cattolica, che ha ricordato la profezia di Dossetti, capace di leggere il presente partendo dal futuro. È emersa la figura di un testimone del ’900 che ha attraversato i grandi eventi del secolo: il fascismo, la Seconda guerra mondiale, la Resistenza. Federzoni ha ricordato la chiusura dei circoli di Azione cattolica, che resistettero come spazi di libertà e coscienza.

Dossetti fu tra i giovani che, attraverso studio e impegno, ricostruirono l’Italia. Nella Fuci, con La Pira, Gonella, Lazzati e Montini (poi Paolo VI), contribuì alla stesura del Codice di Camaldoli e alla Costituzione. Giurista, docente, sacerdote, deputato, Dossetti sognò un’Italia pacificata e si spese con forza per realizzare uno spazio politico nuovo per i cattolici italiani. Fondò una famiglia religiosa radicata nel Vangelo, fu protagonista del Concilio Vaticano II e sostenitore di una Chiesa povera e profetica. Dopo una omelia contro la guerra in Vietnam, fu allontanato da Bologna e si trasferì in Medio Oriente per vivere là dove la Parola si era incarnata.

Un messaggio rivolto ai giovani

Negli anni ’90 difese con passione la Costituzione, in particolare la prima parte. Dossetti ha ancora molto da dire, specie ai giovani: «Convocate delle giovani menti che siano predisposte per questo e che abbiano, oltre che l’intelligenza, il cuore, cioè lo spirito cristiano. Non cercate nella nostra generazione una risposta, noi siamo veramente solo dei sopravvissuti». L’incontro ha esortato i giovani a riscoprire la Costituzione. I diritti vanno difesi, oggi più che mai, in un tempo in cui la libertà di espressione e la diplomazia sono limitate. Se l’art. 11 esclude la guerra, assistiamo a una corsa al riarmo.


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Scriveva Dossetti in Lettere dalla Terra Santa durante la guerra dello Yom Kippur: «Ogni giorno si hanno nuove, dolorosissime prove che gli uomini – tutti, anche i migliori – non sanno vedere altro mezzo che questo, la guerra…». Servono giovani predisposti alla pace, capaci di sintesi e di unità. Così, come Dossetti, potremo leggere il presente partendo dal futuro. Il prossimo appuntamento è il 10 aprile con il prof. Ceccanti, per poi ritrovarsi il 14 aprile e scrivere il contributo della Mediterranea al percorso regionale.

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