
Reggio Calabria, il 27 aprile concerto in onore di San Giorgio e Papa Francesco
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In vista del Giubileo del 2025, la Calabria si prepara a lanciare un nuovo cammino sui passi dell'Apostolo Giacomo, sull'esempio dell'esperienza già avviata in Sicilia (nella foto). Un progetto che mira a promuovere le bellezze storiche, spirituali e naturali del territorio, coinvolgendo quattordici comuni e quattro provincie.
Parte da Cicala, nel cuore della Presila catanzarese, l'idea di realizzare un cammino dedicato a San Giacomo Maggiore. Questo nuovo itinerario intende valorizzare il ricco patrimonio storico e culturale della regione, riscoprendo antiche tradizioni e valori religiosi legati al culto dell'apostolo.
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L'iniziativa è stata presentata durante gli annuali festeggiamenti in onore di San Giacomo, un evento molto sentito che richiama numerosi devoti dai paesi circostanti. La rinnovata chiesa matrice di Cicala ha accolto una folta squadra di tecnici, storici e rappresentanti di enti locali e regionali, insieme a membri di associazioni, per celebrare un convegno moderato da Saverio Nisticò, coordinatore della divisione Artium di «Desta».
Il parroco don Sergio Polito, insieme al sindaco Alessandro Falvo e ad un'équipe di esperti, ha lanciato l'idea di questo cammino. «Un'esperienza unica – hanno sottolineato don Sergio e il sindaco Falvo – che consente ai viaggiatori di scoprire le bellezze della Calabria in modo del tutto nuovo. Un pellegrinaggio che attraversa alcune delle località più affascinanti della Calabria, unendo natura, cultura e spiritualità».
L'Arcivescovo Claudio Maniago ha benedetto l'iniziativa, assicurando il sostegno della Chiesa diocesana di Catanzaro-Squillace. Il Vicario Generale, don Salvatore Cognetti, ha enfatizzato l'importanza del cammino nella tradizione cristiana, ricordando che «il cammino è una struttura fondamentale dell'esperienza cristiana e ha da sempre caratterizzato la storia della salvezza».
Lo storico dell'arte Gianfrancesco Solferino e il tecnico progettista Tito Arno hanno approfondito le motivazioni storiche e tecniche alla base della realizzazione della «via di San Giacomo». «Il cammino è un’esperienza che può essere vissuta a piedi – ha sottolineato Arno – consentendo ai partecipanti di immergersi completamente nella bellezza della natura, della storia e della cultura della nostra regione».
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Una delle peculiarità di questo percorso è la flessibilità delle tappe, che possono essere modulate in base alle preferenze dei camminatori. Questo permette ai partecipanti di conoscere a fondo ogni luogo lungo il percorso, interagendo con la gente del posto e vivendo un'avventura completa. La bicicletta rappresenta un'alternativa valida per coloro che desiderano percorrere il cammino in modo più rapido.
Tra gli interventi, significativi quelli di Pasquale Talarico, presidente dell’associazione «Terra Mater» di Cicala, Andrea Cutrupi, priore della Confraternita di San Jacopo di Compostella per la Calabria, e Salvatore Trumino, ideatore e coordinatore del Cammino di San Giacomo in Sicilia. Presenti anche i sindaci di alcuni dei comuni coinvolti nel progetto, tra cui Pasquale Taverna (sindaco di Bianchi) e Antonello Formica (sindaco di Settingiano).
In rappresentanza della Regione Calabria, Cosimo Caridi del "Settore promozione ed attrattività dell’offerta turistica e del turismo sostenibile" ha portato il proprio contributo tecnico, supportando l’équipe nella programmazione operativa del progetto. Il consigliere regionale Antonio Montuoro, durante l'intervento di chiusura, ha sottolineato l'impegno della Regione per sostenere il rilancio delle aree interne, citando la legge 12/2023 come un'importante misura per lo sviluppo del turismo lento e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale.
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«L’intuizione di un cammino nel nome di San Giacomo – ha detto Montuoro – è meritevole di plauso e sostegno, anche perché nasce con un pregevole sforzo di lavoro sinergico e unitario tra enti locali, parrocchie e associazioni, uno sforzo che va incoraggiato e valorizzato».
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