Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, consegnate le chiavi del cantiere
L’amministrazione comunale ha consegnato ufficialmente l’area di cantiere al raggruppamento di imprese vincitore del bando ministeriale.
Il consigliere Giuseppe Marino commenta l'omelia dell'arcivescovo Fortunato Morrone pronunciata durante la Solennità della Madonna della Consolazione. «Politica e classe dirigente, dice, raccolgano la sfida di costruire uno spazio di confronto costruttivo per il bene dei giovani di Reggio Calabria».
«Martedì mattina, in cattedrale, nel corso della intensa liturgia pontificale durante la quale l’Amministrazione comunale ha offerto il tradizionale cero votivo a Santa Maria Madre della Consolazione, l’Arcivescovo metropolita Fortunato Morrone ha lanciato un messaggio molto forte ai gruppi dirigenti della città, invitandoci ad immaginare un percorso di dialogo concreto ed uno spazio condiviso di confronto e lavoro, per impegnarci insieme - cito testualmente - su uno o più punti per il bene di tutti coloro che abitano i nostri territori, fino ad arrivare a segni tangibili dell’evento giubilare anche nella nostra città». È quanto afferma in una nota il Consigliere metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Marino risponde al messaggio pronunciato dall'Arcivescovo Fortunato Morrone in occasione del suo discorso durante la cerimonia ufficiale di consegna del Cero Votivo da parte della civica amministrazione in Cattedrale.
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«Il Vescovo, iniziando la Sua riflessione dal “rivoluzionario” brano evangelico delle beatitudini, ci ha invitato ad essere coraggiosi costruttori di speranza, seguendo il sentiero tracciato dalla Conferenza Episcopale Italiana nel corso della recente Settimana sociale di Trieste», evidenzia l'esponente politico reggino.
«Credo - aggiunge Marino - che la proposta dell’Arcivescovo sia molto concreta e sfidi sul piano della maturità i “gruppi dirigenti” della nostra città: politici, amministratori, dirigenti, Comune, Città metropolitana, Regione, Azienda sanitaria e ospedaliera, Prefettura, Università, Associazioni di categoria, società civile. Siamo tutti chiamati ad una prova di maturità collettiva per il bene della nostra città».
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«Concordo con l’Arcivescovo, inoltre - prosegue ancora il Consigliere metropolitano - quando individua il tema dei giovani quale elemento da cui ripartire con determinazione. Serve un programma che sia concreto e visionario allo stesso tempo, per costruire una città nuova, con i giovani e per i giovani. Una città creativa e allegra, culturalmente vivace, innovativa e solidale, inclusiva. Una città che torni ad innamorarsi della sua bellezza e della sua storia».
«Costruiamo uno spazio libero di confronto e dialogo - scrive ancora Marino - dove la logica dell’appartenenza sia superata dal desiderio di trasformare in bene la città. Individuiamo, insieme, delle azioni condivise per favorire la “restanza” dei giovani in città, incoraggiandoli a studiare nelle nostre Università; per attrarre giovani mediterranei offrendo opportunità di investimento e di ricerca; per offrire spazi di creatività e cultura; per sostenere la natalità accompagnando le famiglie nel percorso educativo dei loro figli».
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Conclude il politico reggino: «Mettiamo da parte le appartenenze e lavoriamo insieme ad un programma di rilancio di Reggio. In questi anni è stato fatto un lavoro enorme di risanamento. Adesso serve uno scatto in avanti che la città può fare soltanto in maniera collettiva ed il più possibile condivisa».
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