Avvenire di Calabria

Un'esperienza nata nel cuore della comunità parrocchiale si ripete con rinnovato entusiasmo

Villamesa, torna in scena il Gruppo Giovanile

Tra il pubblico, ad applaudire al ritorno sulle scene, c'era anche l'arcivescovo di Reggio - Bova, monsignor Fortunato Morrone

di Lina Maria Laface

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La passione per il teatro ritorna a palpitare a Villamesa di Calanna. Lo scorso 18 Febbraio, infatti, l’Associazione Culturale Onlus “Gruppo Giovanile Villamesa” ha messo in scena la commedia brillante in due atti “U spitali ri pacci”.


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Dopo alcuni anni di stop forzato, dovuto alle ristrettezze da pandemia e altre difficoltà, i membri dell’associazione, guidati dal presidente Giuseppe Moschella, hanno deciso di riprendere in mano la loro grande passione: la recitazione.

Uno spettatore d'eccezione

Il ritorno sulle scene ha visto i membri dell’associazione impegnati con una storia intrigante e divertente in cui si conoscono le vicende dei pazienti di un reparto di neurologia, compagni di stanza e non, che trascorrono il loro tempo tra qualche sfida a carte, cruciverba e simpatici siparietti, redarguiti e tenuti a bada da una spazientita infermiera, con le irruzioni della cameriera del bar un po’ smemorata e le visite dell’autoritario primario.


PER APPROFONDIRE: Una rete dei teatri calabresi, la sinergia possibile


La passione per il gioco del lotto accomuna un po’ tutti i personaggi, infatti, le loro vicende s’intrecciano ancor di più intorno ad una vincita o presunta tale che porterà ad un finale decisamente a sorpresa. Immensa gioia per il Gruppo Giovanile, aver avuto tra il pubblico l’arcivescovo Fortunato Morrone che non ha perso occasione di congratularsi con gli attori. L’occasione ha permesso, inoltre, di effettuare lavori di manutenzione e pulizia straordinari negli spaziosi locali sottostanti la Chiesa Maria Santissima delle Grazie.

La sala parrocchiale "torna" punto di incontro tra generazioni

La sala parrocchiale punto d’incontro di generazioni di bambini e ragazzi del Comune è intitolata all’indimenticato don Rocco Cardillo. Sacerdote storico della comunità, in cui ha trascorso quasi trent’anni.

Lui alla sua pianola circondato dai tantissimi giovani, questa è l’istantanea impressa nella mente di tutti. Un instancabile educatore, ha speso tutte le sue energie per radunare bambini e ragazzi, guidandoli attraverso la catechesi ed il teatro.

Oggi quei “vecchi” giovani calcano ancora quel palcoscenico, tramandando alle nuove leve i preziosi insegnamenti di don Rocco. Prezioso anche il sostegno e l’aiuto concreto da parte di don Francois e don Ferdinand, i due giovani sacerdoti che da poco guidano la comunità calannese.


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Un appuntamento, quindi, a cui tutto il territorio ha risposto con grande entusiasmo per circa due ore di puro divertimento e tante risate. L’occasione è ghiotta per ben sperare nel rifiorire di un’attività rivolta ai giovani della comunità che in vari ambiti, non solo la recitazione, possono provare la gioia di stare insieme e condividere valori di fratellanza e accoglienza, il tutto condito da grandi dosi di divertimento e sane risate.

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