Avvenire di Calabria

Oggi ricorre la memoria liturgica della venuta in riva allo Stretto dell'Apostolo delle genti narrata dagli Atti degli Apostoli

Il 21 maggio una data importante, a Reggio Calabria giungeva San Paolo Apostolo

Al Santo è attribuita la fondazione della prima comunità cristiana non solo reggina, ma anche calabrese

di Redazione Web

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Un legame preferenziale si è stabilito tra San Paolo e la Chiesa reggina e il 21 maggio è una data importante, perché ricorre la venuta dell'Apostolo delle genti a Reggio Calabria.

Il 21 maggio una data importante per Reggio e l'intera Chiesa calabrese

Alla figura di San Paolo si attribuisce, il 21 maggio dell’anno 61 d.C., la prima predicazione del Vangelo e la costruzione della comunità cristiana in Calabria, che l’Apostolo pose sotto la guida di Santo Stefano da Nicea, primo vescovo di Reggio, prima di ripartire per Pozzuoli.


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Lo sbarco del Santo sulle rive calabresi dello Stretto è narrato negli Atti degli Apostoli (28, 11-13): «approdammo a Siracusa, dove rimanemmo tre giorni e di qui, costeggiando, giungemmo a Reggio».

Il miracolo della colonna

Secondo un’antichissima tradizione, l’approdo di Paolo a Reggio sulla spiaggia antistante il Lungomare, all’altezza del molo di Porto Salvo detto “Cippo“, avvenne un giorno in cui vi si svolgeva la festa in onore di Diana Fascelide. L'apostolo ottenne di parlare alla popolazione pagana lì intervenuta, a patto, però, che il tempo della predicazione durasse quanto la fiamma di una lucerna posta su una colonna.


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La fiamma non si consumò, anzi fece ardere perfino la colonna di pietra, permettendo di avere la luce fino al mattino e al santo di operare la conversione degli abitanti presenti. Un miracolo!

Sul solco di un’interpretazione condivisa, la luce esprime simbolicamente la Rivelazione del Signore, mentre il fatto che abbia potuto ardere perfino una colonna di pietra, sta ad indicare la forza e l’efficacia della Parola di sciogliere anche i cuori più duri all’ascolto.


PER APPROFONDIRE: Reggio e il prodigio della colonna di San Paolo, un antica tela lo racconta


Di grande valore, a tal proposito, è la lapide in latino apposta accanto ai resti della colonna prodigiosa, che si conservano all’interno della Cattedrale di Reggio Calabria, a destra del Presbiterio, segno della conversione dei Reggini alla fede:

Custodita nel Duomo di Reggio Calabria, la colonna dove la tradizione vuole che sia avvenuto il "miracolo" di San Paolo

«Salve, o nobile colonna, più splendente dell’ambra e dell’oro e più provvida di quella colonna ignea di Mosè. Ciò che Paolo con le sue parole proclama, conferma con il tuo fulgore. Con le tue fiamme Reggio abbraccia la fede di Cristo. Perciò come quella israelita guidò gli Ebrei nella terra promessa, tu, colonna regale, conduci noi in cielo».

Patrono principale dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova

Per tutti questi motivi, San Paolo è considerato fondatore della Chiesa reggina e  padre nella fede dei cristiani di Calabria. Da Giovanni Paolo II è stato proclamato, nel 1980,  Patrono principale dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria.


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Nel giorno della memoria liturgica della venuta di San Paolo a Reggio, sin dall'antichità, si recita l'Inno alla Colonna di San Paolo e la preghiera.

In questo giorno si recita, sin dall'antichità, l'Inno alla Colonna di San Paolo e la preghiera:

Salve. o colonna nobile,/ più splendente dell’ambra e dell’oro/ e più provvida di quella/ colonna ignea di Mosè. / Ciò che Paolo proclama/con le sue parole, /conferma con il tuo fulgore. /Con le tue fiamme Reggio / abbraccia la fede di Cristo. / Perciò come quella israelita/ guidò gli Ebrei nella terra promessa, /tu, colonna regia, /conduci noi in cielo./ Sia Gloria al Sommo Padre/e al Figlio Unigenito/ e al Divin Paraclito.

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