Dalla Calabria all’Africa: «L’impresa come missione»
Intervista a un giovane imprenditore originario di Taurianova che ha scommesso sul bene comune. Fra missione e testimonianza, il sogno di Kevin Pratticò è realtà da oltre dieci anni.
Turismo in Calabria, tempo di bilanci. Ha provato a tracciarne un profilo il Presidente della Regione, Mario Oliverio partecipando alla “Bit” di Milano con una presentazione dell’analisi sull’andamento del movimento turistico in Calabria, da gennaio a settembre del 2015. Nell’ultimo anno si stimano in Calabria, nei primi tre trimestri dell’anno, circa 1,3 milioni di arrivi e 7,6 milioni di presenze. Il quarto trimestre, di cui i dati non sono ancora disponibili, storicamente occupa un’esigua fetta del mercato turistico, che è molto legato alla stagione estiva. Nei tre trimestri considerati vi è una netta ripresa del turismo nazionale ed una sostanziale tenuta del turismo internazionale. Bisogna sottolineare che i turisti che arrivano in Calabria sono per l’83% italiani mentre, seppur negli anni hanno evidenziato tendenze positive, resta bassa la percentuale di visitatori stranieri che nel periodo gennaio-settembre 2015 è del 17%, leggermente più consistente l’incidenza delle presenze estere sul totale delle presenze (20%). Complessivamente nel periodo considerato gli arrivi aumentano del 6,1% mentre le presenze del 4,7%, il maggior incremento degli arrivi rispetto alle presenze indica una diminuzione della permanenza media rispetto allo stesso periodo del 2014, tendenza in atto sia per i turisti italiani che per i turisti stranieri che, rispettivamente, aumentano, gli italiani (7,2% arrivi, 5,7% presenze) e gli stranieri (1,1% arrivi e 0,7% presenze). Approfondendo l’analisi si osserva un crollo dei turisti russi (-69% di presenze), svedesi (-30% di presenze) e spagnoli (-32% di presenze) e un notevole incremento dei turisti israeliani (+378% di presenze) australiani (+183% di presenze) inglesi (+53% di presenze) e polacchi (+30% di presenze). Il movimento nazionale verso la Calabria è fortemente caratterizzato dalla prossimità, i campani sono storicamente i maggior frequentatori delle coste calabresi, con circa 2 milioni di presenze nei primi 3 trimestri del 2015 e un +5,5% d'incremento, segue il Lazio con circa 760 mila presenze e un incremento del 6,6% e poi Calabria e Puglia con circa 650 mila presenze. Il mese durante il quale si registrano le migliori performance è il mese di luglio (+11,7% gli arrivi e +8,2% le presenze). L’ottimo andamento del mese di luglio riguarda sia gli italiani che gli stranieri, ma è molto accentuato relativamente alla componente nazionale, ed è sicuramente legato alle condizioni climatiche ottimali che si sono verificate a luglio 2015. I nuovi turisti cercheranno esperienze sempre più ad hoc, per questo l’industria si orienterà alla valorizzazione delle nicchie e alla personalizzazione del viaggio. Molte di queste specificità appartengono al territorio calabrese che pur mantenendo negli anni un “ritardo” rispetto al mercato turistico nazionale e internazionale, allo stesso tempo ha salvaguardato la propria identità sulla quale è importante puntare, bisogna puntare sull'unicità delle destinazioni, valorizzare le peculiarità e le eccellenze dei territori. Il cibo, la storia, la natura, i beni culturali, possono costituire dei potenti attrattori, a condizione che vengano resi fruibili sul territorio e vendibili sul mercato turistico.
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