Avvenire di Calabria

Prosegue la rassegna promossa del Museo diocesano e del Codex di Rossano alla scoperta delle realtà culturali ecclesiastiche calabresi

Il Museo diocesano di Oppido si racconta

Durante l'incontro sottolineato il valore dell'iniziativa e dei beni custoditi all'interno dell'istituzione museale della diocesi oppidese

di Redazione Web

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Prosegue con grande entusiasmo la rassegna “I Musei Diocesani di Calabria si raccontano”, ideata dal Museo diocesano e  del Codex  della Arcidiocesi di Rossano Cariati in occasione dei festeggiamenti dei 70 anni dalla sua istituzione.

Dopo i racconti del Museo delle Diocesi di Lamezia, di San Marco Argentano e di Santa Severina, il 17 febbraio si è tenuto il quarto appuntamento dedicato al Museo Diocesano di Oppido-Palmi.


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Ha introdotto i lavori Cecilia Perri, Vicediretrice del Museo, ribadendo il significato di questi incontri, nati dall’idea di vivere un anno nel segno della condivisione tra tutti i musei diocesani, scrigni di bellezza delle diocesi calabresi. Dopo l’emozionante “sfoglio del Codex” avvenuto lo scorso 18 ottobre alla presenza dei direttori, si è inteso creare un legame che potesse continuare, e si è deciso di dedicare ogni mese al racconto di un diverso museo diocesano di Calabria.

L’ingegnere Paolo Martino, direttore del Museo e delegato regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della CEC, ha sottolineato l’importanza della nascita dei musei diocesani, il valore e la responsabilità che questi luoghi custodiscono nel ruolo di custodi del bello ma anche luoghi di chiesa, al servizio del territorio e della comunità, anticipando anche le attività di collaborazione avviate tra i musei in seno alla consulta regionale.

Mariateresa Casella, responsabile dei servizi museali di Oppido- Palmi, ha esposto tutte le attività svolte dal Museo in cui opera, consentendo di conoscere la ricchezza del suo patrimonio storico-artistico e l’intesa attività che il museo svolge a contatto con la comunità.

Un grande lavoro di valorizzazione

Il racconto del Museo è stato arricchito dall’intervento di monsignor Francesco Milito, vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, che, attraverso immagini e fonti documentarie, ha portato alla conoscenza delle origini della Diocesi di Oppido, ha esposto il grande lavoro di valorizzazione iconografica della Cattedrale di Oppido, ed ha sottolineato il valore di forte connessione che deve esistere tra i luoghi e istituti strettamente collegati al museo, come la Cattedrale, l’archivio e la biblioteca.


PER APPROFONDIRE: I beni ecclesiastici calabresi, Martino: «Un enorme museo da valorizzare»


A concludere l’incontro l’Arcivescovo di Rossano-Cariati,  monsignor Maurizio Aloise che ha manifestato la sua gioia per il valore di questi incontri che oltre a farci conoscere luoghi meravigliosi, lasciano spazio al confronto e alla condivisione, ribadendo il valore dei musei come luogo di formazione e scuola continua, luogo teologico, di evangelizzazione e di fede, dove Dio, attraverso la bellezza continua a parlarci.

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