Avvenire di Calabria

Le parole del Santo Padre durante l'Udienza generale del mercoledì che si è svolta a Piazza San Pietro

Il Papa e la guerra: «Fermiamoci, per favore!»

Il pensiero di Francesco rivolto alla «martoriata popolazione ucraina»

di Redazione Web

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In Ucraina è il 196esimo giorno di guerra e non sembra ci siano segnali di tregua, da qui l'ennesimo forte appello di papa Francesco. Quasi un grido quello del Pontefice innalzato oggi da Piazza San Pietro in occasione dell'Udienza generale del mercoledì. «Ciascuno sia costruttore di pace», ha detto fra le altre cose in Santo Padre.

«Oggi stiamo vivendo una guerra mondiale, fermiamoci per favore!». È l’ennesimo appello per la pace del Papa, che al termine dell’udienza di oggi, dopo i saluti ai fedeli di lingua italiana, ha nominato due volte la «martoriata» e «cara popolazione ucraina».


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Dopo il tradizionale saluto agli anziani, ai giovani, agli sposi novelli («sono tanti, e soprattutto ai tanti ammalati qui presenti, ai quali esprimo la mia vicinanza e il mio affetto»), Francesco ha rivolto il suo pensiero a quanto sta ancora accadendo sul fronte orientale europeo. «Non dimentico la martoriata Ucraina. Ci sono delle bandiere», le sue parole.

«Di fronte a tutti gli scenari di guerra del nostro tempo - poi l'invito del Pontefice - chiedo a ciascuno di essere costruttore di pace e di pregare perché nel mondo si diffondano pensieri e progetti di concordia e di riconciliazione».


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Infine, l'ennesimo forte appello, l’invito del Papa: «Oggi stiamo vivendo una guerra mondiale, fermiamoci per favore! Preghiamo. Alla Vergine Maria affidiamo le vittime di ogni guerra, in modo speciale la cara popolazione ucraina».

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