Avvenire di Calabria

Maurizio Vallone è intervenuto all'Università Mediterranea al convegno su istruzione e legalità organizzato per i trent'anni della Direzione nazionale antimafia

Il Pnrr fa gola alle mafie, il grido d’allarme del direttore della Dia

L'ex Questore di Reggio Calabria assicura: «Nostro impegno e del governo per scongiurare ogni tentativo di infiltrazione»

di Redazione web

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«Le mafie stanno guardando ai fondi del Pnrr. Ma non solo a livello nazionale, anche a livello europeo». Lo ha detto il direttore della Dia Maurizio Vallone a margine del convegno «Istruzione per l'affermazione della legalità» organizzato a Reggio Calabria nell'aula magna dell'università Mediterranea in occasione del trentennale della nascita della Direzione investigativa antimafia.

Per Vallone «non soltanto le mafie italiane stanno guardando a questi finanziamenti, ma anche le mafie degli altri Paesi europei. In Italia però abbiamo la fortuna di avere una legislazione di prevenzione estremamente avanzata. Abbiamo un grande vantaggio tattico. Dobbiamo trasformarlo in un vantaggio strategico».

Mafie e Pnrr, la stretta per contrastare infiltrazioni

«Grazie alle iniziative che il governo ha intrapreso - ha sottolineato il direttore della Dia - saremo in grado di prevenire qualsiasi tentativo di infiltrazione da parte delle mafie in questi appalti del Pnrr ed impedire che anche un solo euro dei soldi europei possa arrivare alle organizzazioni criminali. Le mafie guardano sempre ai fondi per acquisire maggiore potere. In questo momento stanno arrivando tanti soldi quindi l'appetito delle mafie è sicuramente maggiore. Ma è molto più forte la nostra capacità di prevenire questi appetiti e di reprimerli»

Istruzione e legalità, la ricetta per sconfiggere l’ideologia mafiosa

In merito al tema del convegno, Vallone ha spiegato che «non può esistere legalità senza istruzione. Se i giovani non vengono educati sin dalla più tenera età al rispetto delle regole, delle istituzioni e al rispetto reciproco non ci può essere una società degna di questo nome».


PER APPROFONDIRE: Il direttore dello Svimez sul Pnrr al Sud: «Ridurre il divario di cittadinanza»


«Se noi riusciamo – ancora le parole dell’ex questore di Reggio Calabria - a sottrarre all'ideologia mafiosa le giovani generazioni, la mafia si dissolverà nell'arco di una generazione. Dobbiamo puntare sui giovani per far sì che quello che non siamo riusciti a fare noi con gli adulti possa essere fatto nel prossimo futuro. L'istruzione alla legalità ci consentirà di dare una nuova vita a questa terra e consentirà ai giovani di oggi di non dovere emigrare».

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