Avvenire di Calabria

L'associazione nata a Polistena nel 1988 "all’insegna della cultura del dono e del gratuito e senza selezionare i compagni di viaggio"

«Il Samaritano», volontari che accolgono e aiutano

Redazione Web

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di Pino Demasi - Nel maggio 1988 iniziava la sua avventura a Polistena l’Associazione “Il Samaritano”. Sono passati oltre 30 anni da quel giorno: anni entusiasmanti a fianco di chi vive situazioni di disagio e sofferenza, con la voglia di ascoltare, capire, condividere la fatica di tanta gente e di ricercare insieme soluzioni possibili; anni anche di impegno di antimafia sociale. In una terra in cui, per alcuni, essere nella storia vuol dire farsi largo fra gli altri anche con la prepotenza e la violenza, i volontari che si son succeduti in questi anni, hanno cercato sempre e stanno cercando sempre più di vivere come testimoni della misericordia e della giustizia, combattendo il disagio, l’esclusione e l’emarginazione e aiutando i poveri e gli ultimi ad essere loro i protagonisti del cambiamento, rifuggendo da presunte opere altruistiche che riducono l’altro alla passività. Il tutto all’insegna della cultura del dono e del gratuito e senza selezionare i compagni di viaggio. In questi anni, tanti sono i servizi che questa associazione di volontariato ha creato e tuttora attivi. A partire dal Centro di ascolto e di prima accoglienza, che si propone di: accogliere, ascoltare, orientare le persone in difficoltà; individuare i bisogni espressi e latenti presenti sul territorio; dare risposte ai bisogni dei singoli e del territorio, attivando, attraverso una rete di solidarietà, tutte le risorse disponibili. Nei locali del Centro di ascolto è attivo, inoltre, un ambulatorio infermieristico a vantaggio di anziani e terzomondiali. Molti di loro, trovandosi in situazione di indigenza attingono, unitamente a molte famiglie che si trovano nella stessa situazione di indigenza, alla distribuzione di viveri e di indumenti, che viene realizzata quotidianamente. Ad affiancare il Centro di ascolto, il servizio domiciliare agli anziani e agli ammalati, nonché il servizio di social taxi. La povertà educativa è stata sempre al centro dell’attenzione dell’Associazione. Dall’originaria attività di sostegno scolastico si è passati alla realizzazione del Centro di Aggregazione Luigi Marafioti, che con le sue molteplici attività a favore dei minori e dei giovani è l’anima portante del Centro polifunzionale Padre Pino Puglisi. Tante iniziative, quali la Marcia della Pace, il Pranzo di Natale e l’Estate Ragazzi, sono diventati in questi anni parte integrante ed inscindibile del calendario e della vita della città. Tanti servizi de Il Samaritano sono inoltre sfociati in questi anni in realtà autonome. Si pensi al Coordinamento di Libera, alla Cooperativa Valle del Marro, prima cooperativa in Calabria a lavorare sui terreni confiscati. Ed infine l’Associazione “coloriamo l’arcobaleno”, impegnata nel campo della disabilità. Il Samaritano, che in passato ha ospitato gli obiettori di coscienza, oggi è sede del servizio civile nazionale. Inoltre accoglie nei suoi servizi, persone messe alla prova dalla giustizia ordinaria e dalla giustizia minorile ed ospita gli studenti per l’alternanza scuola – lavoro. Un cammino che non può fermarsi, però, solo a produrre beni e servizi, con il rischio di essere funzionali al sistema. Occorre andare oltre. Il compito del volontariato è quello di perseguire la giustizia sociale. Non si tratta di consolare i poveri, ma bisogna impegnarsi per farli uscire dallo stato di povertà e di dipendenza. Per il volontariato diventa allora indispensabile svolgere attività di advocacy. Alla scuola di Francesco ed in tempo di pandemia l’esperienza ci sta insegnando che se è vero che al cuore del volontario ci sono i deboli e le loro esigenze, l’orizzonte deve essere la giustizia. Da qui la necessità di attrezzarsi sempre più per esercitare il ruolo politico, senza il quale la tutela dei deboli perde ogni efficacia.

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