C'è anche l'arcivescovo di Cosenza - Bisignano tra i metropoliti che hanno ricevuto il particolare paramento liturgico che indica il legame speciale tra il vescovo di Roma e le singoli sedi metropolitane.
Cosenza, monsignor Cecchinato riceve il Pallio da papa Francesco
L'imposizione avverrà nei prossimi mesi nel corso di una apposita celebrazione in Cattedrale
di Redazione Web
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Come tradizione, in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, anche quest'anno papa Francesco ha benedetto i palli che saranno poi consegnati e imposti nelle rispettive Chiese particolari agli arcivescovi metropoliti nominati nel corso dell'anno: ha ricevere il pallio anche l'arcivescovo di Cosenza Checchinato.
Tra i metropoliti di tutto il mondo a cui il Santo Padre ha consegnato il Pallio nella Basilica vaticana c'è anche l'arcivescovo metropolita di Cosenza - Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato. Il presule, per l'occasione, è stato accompagnato da una delegazione di sacerdoti, religiosi e laici. Nei mesi successivi, nel corso di una apposita celebrazione nella Cattedrale di Cosenza, il pallio sarà imposto all’arcivescovo dal Nunzio Apostolico in Italia.
Il Pallio, infatti, è stato semplicemente consegnato e non imposto dal Santo Padre. Come deciso dallo stesso Francesco nel 2015, verrà poi imposto a ciascun arcivescovo metropolita dal rappresentante pontificio nella rispettiva sede metropolitana, per dare la possibilità a più fedeli di partecipare a questo rito che sottolinea la relazione di comunione tra il Santo Padre e i nuovi arcivescovi, sancendo allo stesso tempo un legame con la Chiesa locale.
Cos'è il pallio?
Dal latino “pallium”, “mantello”, il pallio pastorale è l’ornamento liturgico che ricevono sia il Papa (il giorno dell’Inizio del ministero petrino) che gli arcivescovi metropoliti (il 29 giugno, festa del martirio dei santi apostoli Pietro e Paolo).
Di lana d’agnello, è una piccola fascia avvolgente le spalle, che “cade” con due piccoli contrappesi rivestiti di seta nera sul petto e sul dorso ed è ornato da sei croci di seta nera e tre preziose spille a forma di chiodo. È il segno dell’autorità di cui il metropolita, in comunione con la Chiesa romana, viene legittimamente investito nella propria circoscrizione ecclesiastica.
La preghiera di benedizione
Questa la formula di benedizione dei Palli pronunciata da papa Francesco: «O Dio, Pastore eterno delle anime, da te chiamate, per mezzo del tuo Figlio Gesù Cristo, con l'appellativo di pecore del gregge, e il cui governo ha voluto affidare, sotto l'immagine del buon Pastore, al beato Pietro apostolo e ai suoi Successori, effondi, per il nostro ministero, la grazia della tua benedizione sopra questi Palli, scelti a simboleggiare la realtà della cura pastorale».
«Accogli benigno le preghiere che umilmente ti rivolgiamo e concedi, per i meriti e l'intercessione degli Apostoli, a coloro che, per tuo dono, indosseranno questi Palli, di riconoscersi come Pastori del tuo gregge e di tratture nella vita la realtà significata nel nome. Prendano su di sé il gioco evangelico imposto sulle loro spalle, e sia per loro così lieve e soave poter precedere gli altri nella via dei tuoi comandamenti con l'esempio di una perseverante fedeltà, fino a meritare di essere introdotti nei pascoli eterni del tuo regno. Per Cristo nostro Signore».
Si è tenuta, nel salone dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio, la cerimonia di premiazione delle gare di Vela e Atletica leggera promosse dal Comune,
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