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di Enzo Petrolino* - Nella Sala Stampa della Santa Sede, il 4 dicembre scorso è stato presentato da Sua Eminenza il Cardinale Kurt Koch Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani il documento Il Vescovo e l’unità dei cristiani: vademecum ecumenico insieme al Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi; al Cardinale Luis Antonio Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e al Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
Il Vademecum ecumenico è nato da una richiesta avanzata dai membri e dai consultori del Dicastero durante la plenaria del 2016. Un testo destinato ai Vescovi per l’adempimento delle loro responsabilità ecumeniche che viene ad integrare il documento di riferimento per il compito ecumenico dell’intera Chiesa cattolica, il Direttorio per l’applicazione dei principi e delle norme sull’ecumenismo del 1993.
Viene sottolineato come il Vescovo non può considerare la promozione dell’unità dei cristiani semplicemente come uno dei tanti compiti del suo ministero, non una dimensione opzionale, bensì un dovere e un obbligo.
La pubblicazione del Vademecum ecumenico vuole anche celebrare due ricorrenze: il 25° anniversario dell’Enciclica Ut unum sint, ma anche il 60° anniversario dell’istituzione del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Il documento si articola in due parti.
La prima parte, intitolata “La promozione dell’ecumenismo nella Chiesa cattolica”.
La seconda parte, intitolata “Le relazioni della Chiesa cattolica con gli altri cristiani”, esamina quattro modi in cui la Chiesa cattolica interagisce con altre comunità cristiane.
Il primo modo è quello dell’ecumenismo spirituale, che, come dice il Concilio, è «l’anima del movimento ecumenico» (UR §8).
Il secondo modo è il dialogo della carità, che si occupa della promozione di una «cultura dell’incontro» a livello di contatti e di collaborazione quotidiani, alimentando e approfondendo la relazione che già unisce i cristiani in virtù del battesimo.
Il terzo modo è il dialogo della verità, che si riferisce alla ricerca della verità di Dio che i cattolici intraprendono insieme ad altri cristiani attraverso il dialogo teologico.
Il quarto modo è il dialogo della vita. Con questa espressione si designano occasioni di scambio e di collaborazione con altri cristiani in tre campi principali: la cura pastorale, la testimonianza al mondo e la cultura. L’aspetto pastorale tratta temi emergenti nel campo della missione e della catechesi, nei matrimoni misti
Il Vademecum, alla fine di ciascuna sezione, riporta un elenco di «raccomandazioni pratiche» che riassumono in termini semplici e diretti i compiti e le iniziative che il Vescovo può promuovere a livello locale e regionale.
Infine, un’Appendice offre una breve descrizione dei partner della Chiesa cattolica nei dialoghi teologici internazionali bilaterali e multilaterali e dei principali frutti già raccolti.
Papa Francesco ribadisce che l’unità si fa camminando; se camminiamo insieme con Cristo, Lui stesso realizzerà l’unità.
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