
Approvato il Piano antincendi boschivi 2025: innovazione e monitoraggio per tutelare i boschi calabresi
La Regione Calabria punta su prevenzione, tecnologia e collaborazione tra enti per ridurre i rischi
Ben 36 associazioni si sono riunite nel Coordinamento Aspromonte: l'obiettivo è sensibilizzare le istituzioni preposte ad avviare un'ampia campagna di prevenzione rispetto agli incendi estivi. Sono, infatti, ancora negli occhi di tutti le immagini degli incendi che la scorsa estate hanno mandato in fumo gran parte della montagna reggina.
Le immagini delle fiamme dell’estate scorsa sono ancora vivide ai nostri occhi, così come anche quelle viste dopo il passaggio del fuoco. I danni non sono quantificabili e non esiste ristoro possibile. Quanto avvenuto in Aspromonte è stato senza precedenti ed è per questo che riteniamo fondamentale sollevare il dibattito pubblico per mantenere alta l’attenzione perché questo non accada mai più in tali proporzioni.
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La stagione degli incendi 2021 è stata agghiacciante per quantità e qualità delle zone interessate dal passaggio del fuoco ed ancora durante l’autunno e l’inverno abbiamo continuato ad assistere a qualche ulteriore focolaio.
Non vogliamo adesso perderci in polemiche, né questa ci sembra la sede idonea per discutere di eventuali responsabilità, ma crediamo che sia il momento di sapere come intendano arrivare le istituzioni preposte all’estate 2022.
I territori percorsi dal fuoco, come tutti gli ambienti naturali, forniscono alla nostra società una serie di servizi ecosistemici fondamentali, come ad esempio la “tenuta” del suolo, per citarne uno dei più evidenti, che mostra la sua importanza anche solo dopo poche settimane dal passaggio del fuoco (vedi frane). Dalla Biodiversità che rischia di andar perduta tra le fiamme dipendiamo totalmente, basti pensare agli indumenti prodotti con fibre vegetali, alcuni principi attivi di medicinali ed il cibo, banalmente! Se la Biodiversità è a rischio, anche tutto questo corre dei rischi. Vestiti, acqua, cibo… ricordiamocelo!
Tutto questo va difeso e per farlo bisogna organizzarsi per tempo e rendere conto pubblicamente di come lo si sta facendo, vista l’enorme importanza della posta in gioco.
Siamo quindi qui a chiedere:
PER APPROFONDIRE: L'esperienza pioneristica di Bombino con gli "ecopastori" dell'Aspromonte
Siamo coscienti che, al contrario di quanto possano apparire, sono domande tutt’altro che semplici, ma riteniamo allo stesso tempo che le risposte vadano date subito e che non ci si debba chiedere il perché solo quando le fiamme sovrasteranno nuovamente le chiome di boschi centenari e distruggeranno radure e macchia mediterranea.
Pensiamo anche che vada fatta una grande opera di sensibilizzazione nei confronti di tutta la popolazione, che non può ritenersi esente da responsabilità. Ognuno di noi deve contribuire, come e quando può al contrasto al fenomeno: una chiamata utile e ben dettagliata ai numeri di emergenza preposti, segnalazioni e denunce di comportamenti colposi e dolosi, presenza attiva sul territorio.
Chiunque può fare la propria parte e noi invitiamo tutti a farlo, portando ciascuno la propria “goccia” per arginare il fuoco. Da parte nostra continueremo la nostra opera di divulgazione ed informazione sugli incendi e le loro conseguenze e continueremo ad essere presenti, sentinelle attive del territorio.
Ma possiamo e ci sentiamo di fare di più, per questo motivo ci siamo proposti ufficialmente di coadiuvare con le nostre competenze gli Enti e gli operatori addetti alle operazioni di spegnimento. Non vogliamo e non possiamo sostituirci ai professionisti, che devono svolgere il proprio compito in sicurezza e senza intralci, ma in qualità di esperti conoscitori del territorio siamo pronti a fornire tutte le nostre capacità utili all’anti incendio, a titolo completamente gratuito.
Nei giorni scorsi abbiamo inviato una lettera a tutti gli Enti ed autorità interessate dalla questione, mettendo a disposizione tutte le nostre competenze per attività di supporto come: identificazione di punti panoramici idonei alla segnalazione tempestiva di focolai, segnalazione e verifica dei sentieri carrabili di accesso alle zone più interne e realizzazione progetti di comunicazione e divulgazione volti al contrasto del fenomeno.
Per discutere di tali punti abbiamo anche richiesto un incontro e speriamo di poter essere ascoltati per valutare una nostra collaborazione. In generale abbiamo ritenuto utile metterci a disposizione degli Enti ed operatori che materialmente si dovranno occupare dello spegnimento, che possano valutare se vi siano attività che noi potremmo svolgere per sostenerli in qualche misura.
Noi siamo pronti e riteniamo che lo sforzo contro il fuoco debba essere collettivo e che le politiche anti incendio debbano entrare nel dibattito pubblico, non solo quando ormai le braci saranno accese. La tutela del territorio passa anche dall’impegno collettivo e noi abbiamo scelto di spenderci in prima persona con un unico obiettivo: difendere l’Aspromonte!
La Regione Calabria punta su prevenzione, tecnologia e collaborazione tra enti per ridurre i rischi
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, riconosciuto Geoparco Unesco, è un territorio ricco di fascino e biodiversità.
Un cammino che unisce costa ed entroterra, parchi nazionali e borghi antichi, per scoprire la