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Si insedia il Consiglio delle Autonomie locali della Calabria. A Palazzo Campanella la prima “storica” riunione.
«L'Assemblea legislativa e la Regione nel suo insieme, intendono consolidare rapporti costanti e sistematici con gli Enti locali, per attuare compiutamente il principio della partecipazione dei Comuni alle scelte della Regione». L'ha detto il presidente Mancuso, aprendo - nell’aula Giuditta Levato di Palazzo Campanella - i lavori della prima seduta d’insediamento del Consiglio delle Autonomie locali previsto dalla legge n.1 del 5 gennaio 2007, e dando il «benvenuto ai sindaci che, a seguito delle votazioni dello scorso 11 gennaio, fanno parte dell’organismo».
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Nella giornata di lutto nazionale, decisa dal Consiglio dei Ministri per la morte dell’ex premier Silvio Berlusconi, è stato osservato un minuto di silenzio. Subito dopo, l’intervento del presidente Mancuso che ha sottolineato l’importanza dell’organismo insediatosi per la prima volta.
«L’attenzione verso le problematiche dei Comuni, spesso impossibilitati, per carenza di risorse e per lo storico deficit infrastrutturale, a garantire alle comunità i servizi basilari e alle prese con gravi lacune negli organici che - soprattutto dinanzi all’opportunità di utilizzare proficuamente le risorse del Pnrr - rendono difficoltosa la progettazione, la realizzazione delle opere e la rendicontazione della spesa, deve essere massima», ha detto.
Ad avviso di Mancuso: «Il Consiglio regionale non ha poteri di gestione, ma il Consiglio come l’intende questa Presidenza, è un organismo dinamico e in movimento, che si propone di facilitare, ottimizzando l’importante prerogativa legislativa, le proposte di soluzione dei problemi che vengono dai territori, a incominciare da chi, come i sindaci e gli amministratori locali, è a immediato contatto con i cittadini».
Nel rivolgersi ai rappresentanti degli enti locali presenti, il presidente della massima assise regionale si è detto «a vostra disposizione, non solo per fronteggiare le emergenze che attanagliano il territorio, intervenendo attraverso la discussione e l’approvazione delle leggi regionali, ma soprattutto concordando con tutti voi i passi e le azioni da farsi, per affrontare le criticità delle nostre realtà e individuare realistiche soluzioni ai problemi».
Ha concluso il vertice di Palazzo Campanella: «Una volta insediato il Cal ed eletti, nella successiva seduta, il nuovo Presidente, il Vice e il suo l’Ufficio di Presidenza (composto da nove elementi), ritengo che, concordemente, potremo programmare una seduta congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio delle Autonomie locali, per un esame approfondito delle problematiche che angustiano il sistema dei Comuni calabresi».
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L’intenzione, ha concluso Mancuso, «è recepire i suggerimenti degli Enti locali, al fine di rendere ancor più sinergica e funzionale la programmazione politica ed amministrativa della Regione nell'esclusivo interesse delle nostre comunità».
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