Il corso di aggiornamento regionale con il "vescovo cantante" presidente della Pontificia Accademia di Teologia
In Calabria la Pop-Theology entra a scuola, gli insegnanti di religione a confronto con Staglianò
Il tema dei lavori: “La musica nell’ora di religione come via per scoprire il vero, il buono, il bello”
di Redazione Web
14 Aprile 2023
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Nei giorni 11-12-13 Aprile 2023 presso il Savant Hotel di Lamezia Terme si è svolto il Corso Regionale di Aggiornamento degli Insegnanti di Religione Cattolica: “La musica nell’ora di religione come via per scoprire il vero, il buono, il bello”.
Insegnanti di religione della Calabria a confronto con monsignor Staglianò
Il Corso regionale di aggiornamento degli insegnanti di Religione Cattolica è stato introdotto da don Emanuele Leuzzi (Direttore del Corso e Direttore del Servizio Regionale per l’IRC della Regione Ecclesiastica Calabra) a cui si è aggiunto il saluto di monsignor Stefano Rega (Vescovo di San Marco Argentano – Scalea e Vescovo delegato per l'Educazione, la Scuola e l'Università della Conferenza Episcopale Calabra) che ha espresso il suo desiderio di seguire gli insegnanti di Religione Cattolica e instaurare rapporti di collaborazione con le Istituzioni scolastiche per un lavoro sinergico a favore delle nuove generazioni.
Perno dei lavori del corso le relazioni di monsignor Antonio Staglianò (Presidente della Pontificia Accademia di Teologia e Vescovo emerito di Noto), con la sua proposta di Pop-Theology, come strumento per comunicare con e agli studenti, attraverso un linguaggio meno accademico e più rivolto all’intelligenza emotiva, un linguaggio che va “oltre” l’esercizio della razionalità, coinvolge la sfera dell’immaginazione e attraverso essa, la poesia, la letteratura, ogni forma artistica e estetica, anche quella delle canzoni pop.
Il Manifesto della Pop-Theology
Sconvolgendo il programma previsto e sforando piacevolmente gli orari, monsignor Staglianò il "vescovo cantante”, con passione ha presentato il Manifesto-Pop-Theology come «teologia popolare o dell’immaginazione», nei suoi 10 punti, e argomentato sulla sua importanza al servizio del Vangelo, nella trasmissione della buona novella, nella scoperta della fede, nella conoscenza della figura di Cristo.
Il saluto del vescovo Rega, presidente della Commissione Educazione, Scuola, Università della Cec
Muovendo dalla definizione della teologia come forma critica dell’esperienza della fede e dalla considerazione che il sapere non è frutto esclusivo della ragione, ma si conquista nella vita di un uomo, via via che acquisisce la consapevolezza di sé, attraverso altre fonti (esperienza sensoriale, emotiva, motoria, corporea, concreta), definisce l’insegnante di Religione Cattolica come un insegnante di teologia, dove la teologia è sapienza di vita che richiede “pathos” da parte dell’insegnante, alla ricerca del linguaggio appropriato per entrare in sintonia con il giovane che, ormai indifferente alla fede, non è un «sacco da riempire» ma una «candela da accendere».
La teologia è scienza e come tale è in evoluzione e si apre a nuovi linguaggi quando si aprono nuovi contesti, la pop-theology è teologia nel suo compimento e l’Insegnante di Religione con la sua formazione culturale teologica si apre a questa possibilità, non come catechista ma come teologo critico, in quanto la teologia è scienza che è sapienza, il luminoso della verità.
La comunicazione della Pop-Theology
La comunicazione della pop-theology utilizza i linguaggi dell’arte, della letteratura, della musica, abilitati a trasmettere messaggi di senso e di profonda spiritualità. La musica anima l’universo, da ali al pensiero, impulso alla gioia, spazio all’immaginazione, fascino alla tristezza, vita a tutte le cose.
Intervento a "suon di musica" di monsignor Staglianò
L’emozione è il linguaggio comunicativo della musica. E poiché il sapere non è il frutto della ragione concitante, partendo dall’Antico Testamento, dal peccato originale, alla torre di Babele, alle punizioni divine, dalla lettura della Bibbia prima di Cristo dopo Cristo, dai misteri immutabili della fede, dal linguaggio usato da Gesù per parlare del regno di Dio, monsignor Staglianò ha trattato il metodo trascendentale di Bernard Lonegran, per giungere alla conclusione della rivelazione del volto di Dio, mostrato da Gesù che, da sempre e per sempre, è: Amore.
Una conversazione ricca, entusiasmante, senza alcun segno di stanchezza da parte di un uditorio che ha apprezzato la proposta di monsignor Staglianò che, ovviamente, non ha mancato di presentare alcuni testi di canzoni (da Fabrizio De Andrè a Fiorella Mannoia, Vasco Rossi, Ligabue e gli attuali Rapper) attraverso una chiave di lettura evangelizzante, interessante e piacevole e ha concluso lanciando la proposta della costituzione del I Cenacolo Teologico.
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