
La Messa in suffragio del Papa sarà giovedì in Cattedrale a Reggio
L’arcivescovo della Diocesi di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone parteciperà alla celebrazione esequiale
L'intervento di Oliva dopo la condanna di don Pino Strangio. «Mi propongo d'incontrare il sacerdote appena possibile», ha detto il presule.
Nove anni e quattro mesi di reclusione. Questa la condanna per don Pino Strangio. L'ex parroco di San Luca e rettore del Santuario di Polsi era accusato di far parte di una componente riservata della 'ndrangheta. Una condanna pesante che non lascia inerme il vescovo di Locri-Gerace. Monsignor Francesco Oliva, infatti, nelle scorse ore ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito.
«Essendo appena rientrato dalla visita pastorale nella Vicaria Sud della diocesi, - ha dichiarato Oliva - mi coglie improvvisa la decisione di primo grado del Tribunale di Reggio Calabria sulla vicenda processuale che interessa don Pino Strangio». Il vescovo ha proseguito: «La condanna penale in primo grado di un sacerdote della diocesi suscita dentro di me sentimenti diversi».
Precisa Oliva: «Pur non conoscendo ancora le motivazioni della sentenza, da una parte sono profondamente addolorato per la gravità delle accuse che hanno portato alla determinazione del Collegio penale e dall’altra ho molta fiducia nell’operato della Magistratura». Infine la decisione del vescovo: «Mi propongo d’incontrare il sacerdote appena possibile, per un’approfondita valutazione della sua vicenda giudiziale nel contesto pastorale ed ecclesiale».
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