Avvenire di Calabria

Gli esiti della seduta fiume a Palazzo Campanella consegnano un centrodestra disunito

Irto confermato presidente, Forza Italia in frantumi

Federico Minniti

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Seduta fiume del Consiglio Regionale per la votazione dell'ufficio di presidenza dell'Ente. In realtà i componenti di maggioranza non sono mai stati in discussione, pertanto sia la conferma di Irto e Neri non erano in dubbio al pari della sostituzione di D'Agostino (al centro dei riflettori investigativi dopo il rinvio a giudizio nell'indagine "Alchemia") con il candidato sindaco a Catanzaro (sconfitto) Ciconte.

Sfida differente per la vicepresidenza in quota minoranza dove Wanda Ferro (candidata governatore per il centrodestra contro Mario Oliverio) non è riuscita a "sorpassare" Pino Gentile che rimane saldamente al timone del suo ruolo. La vera sconfitta è Jole Santelli, coordinatrice regionale di Forza Italia, che vede eleggere nell'ufficio di presidenza Graziano (FI) contro le sue volontà.

«Quello che è accaduto a Reggio Calabria, - tuona Santelli - in occasione del rinnovo dell'Ufficio di Presidenza del consiglio regionale, fa chiarezza definitivamente sull'asse Pd-Ap, che costituisce l'ossatura del governo nazionale e che contraddistingue tutte le alleanze regionali». Una presa di posizione che dal Pd riceve una sottile ironia proprio nei confronti della stessa Santelli le cui dichiarazioni - si legge in una nota ufficiale del Partito Democratico calabrese - «tradiscono un comprensibile nervosismo».

Oggi era prevista la conferenza dei capigruppo spostata in virtù - si legge in una nota ufficiale - dei festeggiamenti mariani a Reggio Calabria.

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