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Si parte questo fine settimana nella sede di via San Paolo
“La casa dei racconti” torna dopo quattro anni di stop. La stagione teatrale firmata da SpazioTeatro con la direzione artistica di Gaetano Tramontana che dal 17 febbraio al 4 maggio, in sette appuntamenti, trasformerà la Sala SpazioTeatro (Via San Paolo 19/a, Reggio Calabria) in un luogo in cui ritrovarsi. Per raccontare e raccontarsi, rileggendo alcuni dei grandi classici della letteratura in chiave contemporanea, attraverso gli occhi del teatro di oggi.
«Riapriamo la nostra “casa dei racconti” – dice il direttore artistico Gaetano Tramontana – un progetto al quale noi teniamo moltissimo. E che avevamo dovuto sospendere a causa della pandemia. Il titolo della stagione incarna a pieno lo spirito del nostro progetto. Vogliamo che questo spazio ritorni ad essere un luogo accogliente. Una casa in cui amici vecchi e nuovi possano incontrarsi e rimettersi in ascolto. Perché le storie, i racconti, sono da sempre degli strumenti fondamentali per l’uomo. Per conoscere meglio sé stesso e il mondo che lo circonda. Proprio per questo abbiamo selezionato spettacoli che, a partire da alcune delle storie più celebri della tradizione letteraria, fossero in grado di parlare al pubblico di oggi. Attraverso i linguaggi della drammaturgia contemporanea».
La stagione si propone così di essere un’occasione di incontro tra il pubblico e alcuni degli artisti più amati delle scorse edizioni. Per ritrovarsi di fronte al palcoscenico e festeggiare insieme l’importante riapertura.
Primo appuntamento sabato 17 febbraio alle 20:30 – e in replica domenica 18 alle 18:00 con “I Persiani”, rilettura della tragedia più antica del mondo, con Silvio Castiglioni e la regia de I Sacchi di Sabbia. Ambientano l’opera di Eschilo in un rarefatto teatro di oggetti che sembra uscito dalle tele di De Chirico. I versi di Eschilo, tradotti da Francesco Morosi, si posano su volumi metafisici, mute pedine mosse dall'attore su un tavolo-palcoscenico. Ne nasce così una miniatura, in cui riecheggia l’invito del poeta a considerare l’altro, anche quando è il nemico, come una parte di noi stessi.
Venerdì 23 e sabato 24 alle 20:30 – e in replica anche domenica 25 alle 18:00 – va in scena “Venuti dal mare”, una produzione SpazioTeatro di e con Gaetano Tramontana, e con la partecipazione di Alessio Laganà. Un viaggio tra musica e parole attraverso la primavera e l’estate del 1981. Dove si intrecciano due storie parallele, tra le vicende personali di un quindicenne e la prima esposizione dei Bronzi di Riace al Museo.
Tra ironia e malinconia, ricordi e cronaca, Tramontana intreccia racconto privato e pubblico, in una narrazione che attraverso oggetti, musiche e immagini parla allo stesso tempo di una generazione e di una comunità immersa nei primi anni ‘80. L’espediente narrativo è quello di una sorta di programma radiofonico. Dove musica e memoria si incontrano, tra le narrazioni di Tramontana e un djset allestito sul palcoscenico per riprodurre le colonne sonore che hanno accompagnato quel periodo.
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Giovedì 7 e venerdì 8 marzo alle 20:30, spazio a “Stefano” di Armando Discepolo, con Vito Signorile, Tina Tempesta, Rossella Gesini, Paolo del Peschio e Stefano Angelucci Marino. Una nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con Teatro del Sangro e Teatro Abeliano di Bari, un testo tragicomico, visionario, per raccontare gli italiani senza Patria. Il suo protagonista è un musicista diplomato al Conservatorio di Napoli che arriva a Buenos Aires, come tanti immigrati di inizio Novecento, con la speranza di diventare un musicista famoso, scontrandosi poi con le avversità della vita.
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