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Domenico Mazzù terrà una conversazione sulla religiosa che dedicò la sua vita all’istruzione e al servizio della comunità.
Ricorre quest’anno, il 2 febbraio, la XXV Giornata mondiale della vita consacrata, istituita da san Giovanni Paolo II nel 1997 e prevista nel giorno in cui la Chiesa festeggia la presentazione di Gesù al tempio. Per l’occasione, l’arcidiocesi metropolitana di Reggio Calabria-Bova, insieme all’Usmi e al Cism, ha organizzato due appuntamenti di preghiera e riflessione. Oggi, alle 17.30 presso la Cattedrale di Reggio Calabria, si terrà il Santo Rosario animato. Subito dopo, alle 18, la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini.
Tutto pronto, ancora, per l’incontro di sabato 6 febbraio: è previsto alle 16, “Come tu Padre sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, una cosa sola” [cfr. Gv 17.21.], l’incontro di riflessione tenuto da suor Maria Goretti sulla piattaforma Google Meet. Per partecipare, è necessario richiedere il link all’indirizzo mail: segreteriausmirc@gmail.com.
Dal Vaticano, giunge per la Giornata di quest’anno una lettera a firma di João Braz Card. de Aviz (Prefetto) e di José Rodríguez Carballo, O.F.M. (Arcivescovo Segretario), indirizzata a tutti i consacrati e le consacrate, in cui si ricorda anche la celebrazione eucaristica del 2 febbraio che papa Francesco presiederà alle 17.30 nella Basilica di San Pietro, «spoglia dei segni e dei volti gioiosi che la illuminavano negli anni precedenti, eppure sempre espressione di quella gratitudine feconda che caratterizza le nostre vite». Una missiva che richiama alle difficoltà legate alla pandemia: «smarrimento, contagi, morti, difficoltà umane ed economiche, istituti che diminuiscono, paure». Notizie che parlano, però anche di «fedeltà provata dalla sofferenza, di coraggio, di testimonianza serena pur nel dolore o nell’incertezza, di condivisione di ogni affanno e di ogni ferita, di cura e vicinanza agli ultimi, di carità e di servizio a costo della vita (cfr. Fratelli Tutti, cap. II)».
«Nell’Enciclica Fratelli Tutti Papa Francesco ci invita ad agire insieme, a far rinascere in tutti "un’aspirazione mondiale alla fraternità"», continua la missiva. E mai come in questo momento si sente il bisogno di «aprire processi per accompagnare, trasformare e generare; di elaborare progetti per promuovere la cultura dell’incontro tra popoli e generazioni diverse. Allora – si conclude - nell’orizzonte di questo sogno che viene consegnato alle nostre mani, alla nostra passione, alla nostra perseveranza, il prossimo 2 febbraio sarà anche quest’anno una bella festa nella quale lodare e ringraziare il Signore per il dono della nostra vocazione e missione».
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