
“Stiamo Strette”, la voce delle donne tra letteratura e identità mediterranea
Con la presentazione del libro “Stiamo Strette” della CollettivA Strettese, si sono concluse le iniziative
Un appuntamento per riscoprire la vita e l’opera di Madre Clara Careri, figura centrale per l’educazione e la formazione delle giovani generazioni a Gallico all’inizio del Novecento. Domenica 16 marzo, nel salone parrocchiale di Santa Domenica di Gallico, Domenico Mazzù ripercorrerà il suo cammino di fede e dedizione.
Domenica 16 marzo 2025, alle 17.30, il salone parrocchiale di S. Domenica di Gallico ospiterà una conversazione con Domenico Mazzù, cultore di storia, dedicata alla figura di Madre Clara Careri, dal titolo: “Madre Clara Careri - Un’educatrice nella Gallico di inizi ‘900”.
L’incontro rappresenterà un’importante occasione per riscoprire il contributo di una donna che ha segnato la storia dell’educazione e del servizio alla comunità, in un periodo di grandi difficoltà, segnato da eventi drammatici come il terremoto del 1908 e la Prima Guerra Mondiale.
Madre Clara Careri nacque a Bagnara Calabra l’11 marzo 1884, figlia di Pasquale e Pasqualina Messina. Entrò giovanissima nell’Istituto delle Suore Immacolatine, fondato da suor Brigida Postorino, e il 6 dicembre 1906 fece la sua professione religiosa. Emise i voti perpetui l’8 settembre 1922, dedicando la sua vita alla formazione delle giovani e al servizio delle persone più bisognose.
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Nel 1908, all’età di 24 anni, fu inviata a Gallico Marina per aprire una casa dell’Istituto. Qui, il devastante terremoto la colse mentre si trovava con tre consorelle. La tragedia segnò profondamente il suo spirito, ma rafforzò il suo impegno a ricostruire non solo l’Istituto, ma anche il futuro delle ragazze della comunità.
Dopo il terremoto, Madre Clara comprese che la piaga più grande del territorio fosse l’analfabetismo. Con grande determinazione, lavorò per riorganizzare le attività scolastiche dell’Istituto e riaprire il laboratorio di ricamo, offrendo alle giovani donne del borgo una possibilità di formazione e indipendenza economica.
Il 1° ottobre 1914, in una baracca, aprì un asilo per l’infanzia, che nel 1915 accolse gratuitamente i figli dei soldati richiamati alle armi durante la guerra. Tuttavia, a causa di gravi difficoltà economiche, nel 1922 le Immacolatine dovettero lasciare l’istituto di Gallico Marina, segnando la fine di un’esperienza che aveva portato luce e speranza alla comunità locale.
Madre Clara continuò il suo cammino all’interno dell’ordine religioso, distinguendosi per intelligenza, cultura e capacità di leadership. Nel luglio del 1936, durante il capitolo generale, fu eletta terza assistente generale dell’Istituto. Il suo operato si caratterizzò per saggezza, prudenza e una profonda spiritualità, che la resero punto di riferimento per molte consorelle.
Era una donna di grande fede e carità, capace di trasmettere la sua indefettibile coerenza vocazionale in qualsiasi incarico ricoprisse.
La sua vita, interamente dedicata al servizio, si concluse il 7 ottobre 1972. Nelle sue ultime ore, accompagnata dalle consorelle, recitò il "Magnificat" e il "Tota pulchra", per poi pronunciare le parole "Luce... Luce", sorridendo prima di esalare l’ultimo respiro.
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