
Il segreto di Francesco. La riflessione dell’arcivescovo Morrone sul Papa venuto «dalla fine del mondo»
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La diocesi di Cassano allo Ionio ricorda Fazio Cirolla. Stasera sarà celebrata una messa in memoria dell'uomo ucciso "per errore" dalla 'ndrangheta. Una storia oscura dove non si conoscono mandanti e killer.
Una messa per ricordare il sacrificio di Fazio Cirolla. Brutalmente ucciso davanti al figlio di sette anni. Una morte "per errore", per la quale nessuno ha pagato il conto con la giustizia.
Venne ammazzato a 43 anni, da due sicari all’interno di un negozio di ricambi per auto di Cassano, che entrarono in azione, con l’obiettivo di ammazzare altra persona. Ma la vittima designata, riuscì tuttavia a dileguarsi e finì sotto il fuoco degli esecutori l’incolpevole Cirolla. L’uomo venne trucidato sotto gli occhi del figlioletto.
Era il 27 luglio del 2009. La vittima, venne fatta inginocchiare e nonostante implorasse pietà fu giustiziata. Prima di morire ebbe solo il tempo di sussurrare qualche parola al figlioletto di 7 anni raccomandandogli la madre ed i fratelli.
La Corte d’Assise di Appello di Catanzaro, lo scorso anno, ha assolto due persone, entrambe cassanesi, dall’accusa di aver compiuto l’assassinio. Fazio Cirolla condivide un amaro destino umano e giudiziario con altre vittime innocenti come Salvatore Altomare, ammazzato a Cosenza nel 1981, e Ferdinando Chiarotti assassinato dal “commando” resosi responsabile nel 2000 della strage di Strongoli.
Dopo la Messa (alle 18), sarà piantato l'albero della memoria, in ricordo di tutte le vittime di 'ndrangheta a Sibari. Per l'occasione interverranno (da remoto), il vescovo Francesco Savino e il referente regionale di Libera, don Ennio Stamile. Sul luogo, accanto al parroco della comunità, don Pietro Groccia ci saranno anche i familiari di Fazio Cirolla.
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