Avvenire di Calabria

Ufficialità giunta dal primo cittadino Giuseppe Falcomatà: «Vogliamo recitare un ruolo determinate»

La MetroCity vuole entrare in Sacal

Redazione Web

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Lo scoglio del 5 dicembre non sembra essere un problema. La Città Metropolitana reggina, infatti, ha deciso di investire quasi due milioni di euro per l’acquisto del 10% delle quote societarie della Sacal indipendentemente dalle decisioni del Consiglio di Stato sul ricorso pendente rispetto all’aggiudicazione di Sacal (con un bando che il Tar ha già definito illegittimo) degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone. «Oggi il nostro aeroporto – ha spiegato all’agenzia Dire, Giuseppe Falcomatà, sindaco metropolitano – si rilancia in un’ottica di sviluppo grazie ad una gestione regionale unica degli scali. La Città metropolitana vuole fare la sua parte valutando la possibilità concreta di entrare nell’amministrazione della società Sacal, e di recitare un ruolo che possa consentire alla Città metropolitana di avere una parte determinante in quelle che possono essere le politiche di sviluppo agli aeroporti della regione. La mozione del Consiglio metropolitano è indirizzata verso questo percorso». La mozione del Consiglio metropolitano, votata a maggioranza (9 a favore, 4 contro), «impegna il sindaco metropolitano e i settori competenti a valutare la concreta possibilità di partecipare al bando di offerta. Pubblica di acquisto con sottoscrizione di aumento di capitale sociale della società Sacal spera un una percentuale congrua da parte dell’Ente». «Si tratta di un momento nevralgico – ha detto Arturo De Felice a Dire, presidente del Cda di Sacal presente in Consiglio Metropolitano – perché sancisce un percorso che era nelle cose. La Città metropolitana di Reggio Calabria non poteva esimersi anche dall’impegno morale di coinvolgere l’Ente nella gestione diretta dell’aeroporto dello Stretto. La Sacal ha mantenuto aperto lo scalo, raddoppiando i voli». «L’approvazione del bilancio 2016 di Sacal è stata fatta su mia volontà, in ritardo rispetto ai termini normali per un motivo molto semplice: l’abbiamo voluto rivisitare con la trasparenza indispensabile considerato il momento della società» ha aggiunto il presidente della Sacal «abbiamo degli ottimi dati previsionali che ci fanno sperare per un netto miglioramento dei conti. Teniamo presente che l’attuale Cda non risponde per il 2016. Noi rispondiamo dal 10 maggio 2017. Non nascondiamo le difficoltà – ha concluso De Felice – ma siamo assolutamente ottimisti per il futuro del sistema aeroportuale calabrese». Di opinione opposta ovviamente i consiglieri metropolitani che hanno bocciato la proposta, passata a maggioranza.

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