![](https://www.avveniredicalabria.it/wp-content/uploads/2024/06/zampaglione.jpeg)
Don Giovanni Zampaglione, testimone di “buona sanità”
Il sacerdote reggino racconta la sua esperienza vissuta nelle corsi degli ospedali cittadini e dell’Istituto ortopedico
La parrocchia di Roghudi e Marina di San Lorenzo nella ricorrenza del 14 febbraio ha partecipato numerosa per riflettere e approfondire questa giornata come omaggio cristiano dell'amore. Nello "spezzare" la Parola di Dio, don Giovanni Zampaglione, parroco di Roghudi e Marina di San Lorenzo, si è soffermato sul Vangelo dove Gesù compie un gesto inaudito: quello di guarire un lebbroso. Non scordiamo però che c'è una malattia peggiore della lebbra - ha detto don Giovanni - più ripugnante: è la lebbra del peccato. Chiediamo a Gesù di purificare e toccare i tanti cuori infettati da questo virus mortale.
Il sacerdote reggino racconta la sua esperienza vissuta nelle corsi degli ospedali cittadini e dell’Istituto ortopedico
Il 27 giugno 1998 nella Basilica Cattedrale l’ordinazione di quattro sacerdoti diocesani: don Antonio Bacciarelli, don Giuseppe Cosa, don Marcello Salamone e don Giovanni Zampaglione.
Dopo 10 anni il saluto di tutto l’area grecanica alle suore della fraternità. La celebrazione presieduta dall’arcivescovo Morrone, occasione per ringraziare le religiose del prezioso servizio svolto.