Avvenire di Calabria

Mercoledì 21 sarà sottoscritto un protocollo tra l'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova e il Grande ospedale metropolitano

La prossimità si fa cura, Chiesa reggina e Gom insieme per le persone fragili

La Caritas diocesana si occuperà di segnalare i casi da sottoporre a visite e a cure specialistiche in ambito ospedaliero

di Redazione Web

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La Chiesa di Reggio Calabria - Bova, attraverso la Caritas diocesana, e il Grande ospedale metropolitano (Gom) di Reggio Calabria, insieme, a tutela delle persone fragili, bisognose di cure sanitarie.

Grazie ai propri medici volontari che svolgono servizio di prossimità su strada, la Caritas diocesana di Reggio Calabria - Bova, durante la pandemia, è diventata un punto di riferimento di prossimità sanitaria per tutto il territorio, attivando una concreta collaborazione con le istituzioni e le realtà sanitarie territoriali, a partire dall'Ospedale cittadino.


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È anche su queste basi che, mercoledì 21, alle 16, presso la direzione sanitaria dell'Azienda ospedaliera reggina sarà siglato un protocollo d'intesa tra l'arcidiocesi reggina e il Gom di Reggio Calabria. A sottoscriverlo ci saranno l'arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone, il direttore della Caritas diocesana, Maria Angela Ambrogio e il Commissario straordinario del Grande Ospedale Metropolitano, Gianluigi Scaffidi.

Cosa prevede il protocollo tra arcidiocesi e Gom

Il protocollo prevede, nello specifico, l'attivazione di percorsi sanitari per persone che vivono in condizioni di povertà (come i senza tetto) o di fragilità complessa, affette da malattie croniche degenerative, disabilità, malattie oncologiche e impossibilitate ad accedere autonomamente ai servizi sanitari.

I centri d'ascolto, le parrocchie e i medici di famiglia, secondo il protocollo, provvederanno a segnalare i bisognosi da sottoporre a visita o cure sanitarie che saranno presi in carico dai medici volontari della Caritas per una prima diagnosi.


PER APPROFONDIRE: Nuove povertà, quando la cura è l’ascolto


La Caritas metterà a disposizione i propri sanitari volontari, il proprio studio medico di via Missori 25 e la rete dei volontari operante nei centri di ascolto e delle parrocchie. Il Gom, invece, le strutture per l'iter diagnostico-terapeutico. I referenti di questo nuovo servizio di prossimità saranno la dottoressa Annunziata Eleonora La Rocca per Caritas e la dottoressa Claudia Laghi per l'ospedale reggino.

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