Avvenire di Calabria

Amaranto irriconoscibili vengono travolti da una squadra modesta

La Reggina non scende in campo. Il Siracusa passa 0-2 al Granillo

Federico Minniti

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Avere un’idea nel calcio non basta. Serve umiltà, fame, temperamento. Il Siracusa espugna il “Granillo” di pura voglia, pur interpretando una partita incolore sotto il profilo del gioco. Baiocco e compagni ci mettono però intensità, raggiungendo sempre per primi i palloni ed assestando due colpi, al 21’ del primo tempo e al 15’ della ripresa, che annichiliscono una Reggina troppo brutta per essere vera. La sensazione è che l’effetto sorpresa del gioco di Zeman stia svanendo rispetto a una Lega Pro da affrontare con più cattiveria e prospettando soluzioni diverse rispetto a un dettato tattico che ha dimostrato ordine e niente più. Una squadra che non lotta, non è una squadra. La Reggina vista nel primo tempo contro il Siracusa si è riservata - come al solito d’altronde - di sviluppare bene la traccia del “compitino” tattico disegnato da Karel Zeman, senza mai realmente entrare in clima partita. I siciliani, da par loro, non hanno fatto nulla per provare a vincere la partita, ma hanno fatto tutto per non perderla, in virtù della classifica precaria. Un temperamento, quello degli uomini di Sottil, che ha mandato in tilt le poche sicurezze degli amaranto. Talamo e compagni hanno morso le caviglie dei calciatori di casa per tutta la prima fase e il risultato è andato ben oltre le attese, trovando la rete del vantaggio, su cui costruire la propria partita in difesa, con Longoni su un black out difensivo della premiata ditta Porcino-Gianola, con il primo apparso decisamente fuori-ruolo come terzino. I fischi dell’intervallo sono meritati per undici uomini di casa apparsi senza quella voglia necessaria per portare a casa tre punti fondamentali in chiave salvezza. Siracusa che ha rischiato mettendo in un continuo uno-contro-uno i propri difensori contro un tridente “spuntato” dove Bangu (l’unico fuori-ruolo) è stato il più cattivo. Evanescente il possesso palla che ha portato la Reggina solo al 30’ ad essere pericolosa con un inserimento di Oggiano che non ha trovato nessuno sul primo palo. Sul finale di primo tempo reazione nervosa degli amaranto che non ha portato - come prevedibile - a nessun risultato. E ancora peggio è stato il rientro in campo con una squadra monca di entusiasmo e di voglia di ribaltare il risultato. Zeman apporta un unico correttivo gettando nella mischia Bianchimano per un Oggiano. Con le due punte di peso la Reggina esce dal campo, prendendo il gol del raddoppio siciliano da un’azione da rimessa laterale e - un minuto dopo - andando sotto la doccia anticipatamente con l’espulsione su un fallo inutile di Gianola. Zeman incomprensibilmente mantiene ancora il suo credo tattico mettendo un difensore per mantenere il quartetto difensivo pur essendo sotto per 0-2 in casa contro la penultima in classifica che ha giocato la sua onesta partita. Santurro, il portiere ibleo, chiude la gara senza sporcarsi i guantoni e Sottil può dirsi soddisfatto di un bottino pieno figlio di un atteggiamento positivo dei suoi in fase di interdizione. I fischi del "Granillo" salutano la Reggina più brutta dell'anno.

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