Avvenire di Calabria

Gli amaranto fanno tutto nella prima mezz'ora, il gol siciliano di Gomez riapre la partita

La Reggina vince lo scontro-salvezza con l’Akragas

Federico Minniti

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Il derby siculo-calabro tra Reggina e Akragas interrompe il digiuno di calcio al “Granillo” dopo la pausa invernale. La squadra del presidente Mimmo Praticò in campo con la maglia celebrativa in tenuta nera per il 103° anniversario registra le indisponibilità pesanti di Botta e Bangu nella mediana sostituiti da Knudsen e Romanò a centrocampo assieme a De Francesco. Altra novità di formazione è Attilio Carpentieri nel terzetto d’attacco con Coralli e Porcino. La retroguardia è confermata in blocco con Sal tra i pali, Cane e Possenti sugli esterni e centrali il duo Gianola-Kosnic. Tra i biancazzurri, mister Lello Di Napoli sceglie il 3-4-2-1 con Addario in porta, difesa a tre con Carillo, Cazè e Russo, a centrocampo Pezzella Zanini, Palmiero e Coppola. Sepe e Longo supportano il centravanti Cochis.
Bastano due minuti alla Reggina per andare in vantaggio: harakiri difensivo dell’Akragas con Pezzella che perde palla in area, recuperata da Coralli che mette in mezzo per Porcino che a porta sguarnita realizza il gol dell’1-0. Minuto dopo minuto l’Akragas prende campo con Reggina mai più pericolosa, nonostante il grande agonismo messo in evidenza. Fino al 16’ quando Knudsen si inventa un assist da sogno ancora per Porcino che questa volta in acrobazia è meno preciso dell’occasione del gol e tira alto con Addario battuto. Un minuto dopo il portiere siciliano si esalta su De Francesco che approfitta di un cambio di campo ed è neutralizzato dall’estremo difensore biancazzarruo. Il gol è nell’aria: dal corner consecutivo ci pensa capitan Coralli a trovare l’incornata giusta, con la palla che si insacca in fondo alla rete dopo aver lambito il palo. Al 18’ Reggina 2 - Akragas 0. La squadra di Zeman è rivitalizzata dalla pausa estiva mostrando capacità di lettura importanti anche in fase difensiva con un ottimo Knudsen, migliore in campo tra gli amaranto. Al 34’ primo squillo dell’Akragas che approfitta della prima amnesia della Reggina con Cohis che serve Zanini a tu per tu con Sala che però è bravo a respingere la conclusione del centrocampista siciliano. Il primo tempo non regala altre emozioni con un doppio vantaggio per gli uomini di Karel Zeman che stanno gestendo il risultato senza particolari sussulti.
Dagli spogliatoio doppio cambio per Lello Di Napoli dentro Riggio e Gomez fuori Coppola e Cazè con uno schema ridisegnato col 4-3-3. Pochissime le emozioni ad inizio della seconda frazione con le due squadre che si contrastano sotto il profilo agonistico, vanificando ogni trama offensiva degli avversari. L’Akragas trova il gol — un fulmine ciel sereno - su calcio piazzato con una punizione da lontanissimo, al 18’, del subentrato Guido Gomez con Sala colpevole. Vantaggio dimezzato per gli amaranto, oggi in maglia nera (2-1). L’Akragas corre di più e conquista stabilmente la metà campo offensiva con una Reggina impaurita per il gol subito. Prima scelta di Zeman: esce un positivo Carpentieri al suo posto Maesano per una soluzione più difensiva. Ultima carta giocata da Di Napoli: dentro Leveque per Pezzellla (37’ st). Un minuto Corali non trova la doppietta da buona posizione. È la sua ultima azione al suo posto, al 39’, entra Andrea Bianchimano. Solo tanto nervosismo, con tanti cartellini gialli da una parte e dall’altro, fino ai quattro minuti di recupero decretati dal signor Guarnieri da Empoli che non mutano il risultano finale. 
La Reggina batte l’Akragas, 2-1. Il “Granillo” può tornare ad esultare.

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