Avvenire di Calabria

Concluso a Pazzano il ritiro spirituale delle gruppo coppie della parrocchia S. Elia di Condera

La riscoperta del matrimonio come sacramento e dono

Al Santuario

Redazione Web

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Il gruppo famiglia parrocchiale di S. Elia profeta in Condera, il 9 e 10 luglio ha concluso gli incontri, dell’anno pastorale in corso con un ritiro spirituale al Santuario “S. Maria della Stella” di Monte Stella - Pazzano. Venti coppie di sposi cristiani prestano servizio nella pastorale familiare della parrocchia, guidate dal parroco don Nuccio Cannizzaro, il quale invita a gli sposi a fare un passaggio “da oggetto pastorale a soggetto”. I coniugi Gianni e Giovanna Chirico, animatori degli incontri, dopo il momento di accoglienza hanno animato il tempo di preghiera e di meditazione. I temi trattati sono stati: “La spiritualità coniugale”, “il dialogo della coppia”, “la preghiera nella coppia”, “la misericordia di Dio e il perdono nella coppia”. Temi approfonditi sul testo di Gary Chapman, «I 5 linguaggi dell'amore», tramite il quale si è potuto apprendere che il dialogo e la comunicazione gestuale sono i pilastri per tenere vivo l'amore negli anni. L’intento è stato di stimolare ogni coppia a comprendere, a fare propria e a vivere in profondità la sacramentalità del matrimonio, ma soprattutto - attraverso un confronto continuo con il vangelo - crescere nella propria fede, nella vita parrocchiale , assumendo impegni di servizio a vari livelli. Il ritiro spirituale guidato dalle riflessioni della coppia Chirico, svoltosi nella Grotta che si raggiunge scendendo una scala di una cinquantina di gradini intagliati nella roccia dove è presente la statua marmorea della Madonna,è stato occasione di verifica dei temi trattati nell’anno in corso in parrocchia. Durante la “Veglia” di Sabato, ogni coppia ha offerto l’atto di consacrazione a Dio. La Domenica, poi, è iniziata con la recita delle Lodi, seguita dalla relazione sul perdono della coppia. Il silenzio e la quiete di quei luoghi, di cui non tutti eravamo a conoscenza, sono stati opportunità non solo per uscire dalla quotidianità, ma soprattutto opportunità di un esame di coscienza della coppia, di ascolto del proprio cuore e di apertura alle necessità, ai timori e alle difficoltà dell'altro. La mattinata si è conclusa con la “Celebrazione Eucaristica” presieduta da don Enzo Chiodo - parroco di Pazzano e Bivongi - che come sempre ci ha accolti con grande disponibilità. Subito dopo l’omelia è seguito la professione di fede e il rinnovo degli impegni matrimoniali. Dopo pranzo ci siamo ritrovati per il confronto comunitario in cui ogni singola coppia ha condiviso pensieri intimi ed emozioni. L’esperienza condivisa con il gruppo famiglia in queste giornate di ritiro ha lasciato dentro il cuore un sapore autentico di “cose perdute” e in questo caso ritrovate: il piacere e la gioia di stare insieme tra di noi come famiglie, l’allegria e il chiasso dei bambini e la presenza di Gesù e la Madonna in mezzo a noi; il desiderio di crescere nella fede e la volontà di portare avanti un percorso intrapreso con la certezza di camminare tenendoci per mano. “Chi ci separerà dall’amore di Cristo”? L’orgoglio, la rabbia, l’egoismo, la stanchezza, il peccato? … Il matrimonio è un sacramento, è l’accoglienza reciproca tra due persone che hanno promesso di affrontare la vita insieme con tutte le sue difficoltà. E’ un “dovere” vissuto come dono, non come obbligo o bagaglio pesante da trascinarsi dietro, ma con la gioia e la consapevolezza che la strada imboccata ci condurrà a realizzare il progetto di Dio sulla nostra vita! “Non come vogliamo noi … ma come vuole Lui”! Il gruppo ha un'anima viva, è segno della realtà dell'amore e della voglia di seguire il progetto di vita che Dio ci ha indicato il giorno del matrimonio.

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