
80 anni di liberazione Reggio dice sì alla pace
Il 25 aprile tra passato e presente
«Dispiace costatare il vostro completo disinteresse per la Città di Reggio Calabria e per i suoi cittadini. Sembra che ogni cosa che viene proposta o fatta, poi nella pratica si riveli, sempre, una presa in giro. L’ultima in ordine di tempo è emersa consultando il sito dell’Agenzia delle Entrate per poter fare richiesta delle agevolazioni fiscali previste per gli insediamenti produttivi, presenti o da insediare nelle aree ZES di Reggio Calabria», esordisce così la lettera firmata da Pino Falduto, imprenditore reggino con un passato in politica (fu assessore comunale della Giunta guidata da Italo Falcomatà), e indirizzata alle principali cariche dello Stato, dal premier Conte ai ministri Gualtieri e De Vincenti sino ai referenti istituzionali locali, da Oliverio sino a parte della giunta comunale in carica.
Il nodo della vicenda.
«Invece di istituire la Zes solo a Gioia Tauro per come sarebbe stato naturale. Per motivi legati alla prossima campagna elettorale sono state incluse tutte le aree industriali della Calabria ad eccezione di quelle localizzate a Campo Calabro e Reggio Calabria (Torre Lupo, San Gregorio, San Leo, Gallico)» specifica Falduto che spiega come la pezza che si è cercato di mettere sembrerebbe peggiore del buco.
«Poi per continuare a fare scena nei confronti di Reggio Calabria cosa si è pensato di fare ? includiamo tutti gli Aeroporti, compreso Reggio Calabria, indicando un’area di ben 27 Ettari. Naturalmente era solo una sceneggiata in quanto le aeree individuate sono assolutamente inutilizzabili perché ricadenti in corrispondenza delle piste di atterraggio-Questa scelta illuminata. probabilmente era il motivo del segreto di Stato imposto da Sacal sul fantomatico progetto industriale allegato ai documenti di gara (per la concessione trentennale dello scalo). La scelta strategica (da tenere segreta per evitare che altri potessero imitarla) è quella di fare dell’Aeroporto di Reggio Calabria il primo Aeroporto al mondo - sottolinea sarcasticamente Falduto - che si autofinanzia attraverso il doppio uso delle piste di atterragio con la previsione della trasformazione in pascolo delle aree Zes individuate proprio in corrispondenza delle piste d'atterraggio, probabilmente per utilizzare proficuamente le aree Zes nel periodo molto lungo di non utilizzo delle piste, visto il numero dei voli previsti per la nostra Città. L’attività naturale che si può svolgere è quella della pastorizia che naturalmente rappresenta una delle eccellenze della nostra terra o/e insieme al Bergamotto individuano le nostre caratteristiche genetiche».
Una veglia dunque che alla luce della scomparsa di Papa Francesco assumerà ancor di più
Ritorna a Ecojazz dopo 10 anni dalla sua ultima esibizione nel 2015 coinvolgendo gli spettatori