
Il segreto di Francesco. La riflessione dell’arcivescovo Morrone sul Papa venuto «dalla fine del mondo»
Un momento di intensa comunione ecclesiale ha riunito la comunità diocesana di Reggio Calabria –
Monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme ha presieduto ieri in Cattedrale la veglia di preghiera per i missionari martiri, in comunione con tutta la Chiesa Italiana. Ricordano anche il vescovo Oscar Romero di cui ricorreva, proprio ieri, il martirio.
«Oscar Romero è stato un vescovo che ha amato nei fatti e nella verità, che ha realizzato quanto scrive San Giovanni nella sua lettera: come il Signore ha donato la sua vita per noi, così anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli». Così il vescovo di Lamezia Terme monsignor Giuseppe Schillaci, che ieri in Cattedrale ha presieduto la veglia di preghiera per i missionari martiri, in comunione con tutta la Chiesa italiana, nel giorno dedicato alla memoria e alla preghiera per quanti hanno perso la vita per annunciare Cristo e il suo Vangelo in ogni angolo della terra.
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«Chi si mette alla sequela di Gesù, Buon Pastore, non può avere altra misura se non quella di amare senza misura, fino al dono della vita – ha proseguito Schillaci - Oscar Romero si è configurato all’immagine del Buon Pastore, che non ha altra preoccupazione se non la vita delle pecore. Il Buon Pastore dà la vita con larghezza d’animo, includendo tutti. Anche noi, tante volte, rischiamo di chiuderci, di confinarci in piccoli gruppi, di escludere gli altri. L’orrore della guerra che stiamo vivendo in queste settimane è frutto di una mentalità che esclude, che divide. Essere discepoli di Gesù comporta avere un cuore grande, che include tutti, che ama fino al dono della vita. Monsignor Romero e i martiri ci aiutino con il loro esempio, in questo cammino sinodale, ad ascoltare la Parola che ama tutti, senza escludere nessuno, di un amore generoso e gratuito».
All’inizio della celebrazione, il direttore dell’ufficio missionario diocesano don Antonio Costantino ha spiegato il senso della giornata «che ricorda l’uccisione dell’arcivescovo di San Salvador, Oscar Romero, assassinato il 24 marzo 1980 mentre stava celebrando l’Eucaristia. La sua figura rappresenta tutti gli umili servitori della Parola di Dio che, nel silenzio del loro servizio ai poveri e agli emarginati di ogni continente, hanno perso la vita in circostanze violente».
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Presenti in Cattedrale i rappresentanti dei diversi gruppi missionari presenti in Diocesi, che hanno animato la veglia e che collaborano costantemente al lavoro missionario diocesano a sostegno delle diverse missioni sparse nel mondo.
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