Avvenire di Calabria

Il pastore della Chiesa reggina ha incontrato la comunità e ha celebrato messa con i sacerdoti del territorio

L’arcivescovo Morrone visita a “sorpresa” Condofuri: accolto con gioia

di Antonio Nucera

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Un incontro meraviglioso, una visita inaspettata che ha lasciato tutti pieni di gioia. Nel tardo pomeriggio di lunedì 23 agosto, l’arcivescovo Fortunato Morrone, si è recato in visita personale presso la Parrocchia “Regina Pacis” in Condofuri, il giorno dopo i festeggiamenti per la festa patronale, esprimendo il desiderio di celebrare l’Eucarestia assieme ai fedeli, alla Comunità Marianista della Valle dell’Amendolea, padre Arnaldo Cantonetti, padre  Giancarlo Graziola, padre Mario Rota, ai parroci della Vicaria, il vicario don Leone Stelitano, don Ivan Iacopino, don Vladimiro Calvari, a don Collins Nkwelle, sacerdote studente in Roma e ospite dei Marianisti, ai collaboratori parrocchiali.


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Durante l’omelia, l’arcivescovo Morrone ha evidenziato quanto l’amore di Dio per ogni uomo e donna sia incondizionato ricordando che Gesù Cristo è l’unico Maestro e Signore col quale collaborare per edificare una civiltà dell’amore.

L’arcivescovo Fortunato ha incontrato uno ad uno tutti i fedeli accorsi per salutarlo soffermandosi anche dopo la celebrazione per una semplice e ordinaria pizza condivisa con i sacerdoti offerta dal Villaggio Jammin di Condofuri.

 Un momento di convivialità ed agape fraterna durante il quale l’arcivescovo Fortunato Morrone, ha incontrato famiglie, anziani, bimbi e fedeli, felici di vedere e salutare il loro Pastore.

Arcivescovo Morrone - Condofuri
L'arcivescovo Morrone (al centro) assieme alla Comunità Marianista della Valle dell'Amendolea e ai parroci della Vicaria

Sin dal primo istante l’Arcivescovo Fortunato ci ha abituato a travalicare le mura delle nostre parrocchie e cattedrali, mostrandoci con straordinaria ordinarietà quella Chiesa in uscita tanto auspicata da Papa Francesco.

È come se per l’arcivescovo Fortunato Morrone le strade della diocesi fossero un naturale prolungamento della cattedrale e le case delle tante famiglie e fedeli, le cappelle laterali.


PER APPROFONDIRE: Morrone parla di riposizionamento, ma cosa vuol dire?


Perché è lì, nell’ ordinarietà della vita di tutti i giorni, come ricordato dallo stesso arcivescovo soffermandosi con i fedeli, che Cristo ci viene incontro per trasfigurare con semplicità le nostre vite. Le forti emozioni e le grandi riflessioni suscitate da questo incontro, accompagneranno i fedeli durante i ritmi dell’ordinarietà della vita con la certezza che tale appuntamento abbia rivitalizzato in ciascuno di loro una maggiore consapevolezza del proprio essere cristiano e una maggiore comunione tra gli abitanti di questa piccola e ridente comunità che, dalla montagna, si affaccia sul Mar Mediterraneo

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