Avvenire di Calabria

Tra i tanti obiettivi di mandato, uno le sta particolarmente a cuore: si tratta della Casa delle donne

Lavoro, parla l’assessore Angela Martino: «Periferie e donne sono le priorità»

La nomina dopo il caso Miramare: «Se ci sentiamo con Falcomatà? Certo, siamo colleghi di partito»

di Federico Minniti

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Lavoro, parla l'assessore Angela Martino: «Periferie e donne sono le priorità». Il suo è un esordio nell’esecutivo. Tra i tanti obiettivi di mandato, uno le sta particolarmente a cuore. Si tratta della Casa delle donne. Una struttura di “liberazione” che ospiterà chi subisce violenza e decide di intraprendere un percorso di indipendenza.

Lavoro, parla l'assessore Angela Martino

Dopo l’ultimo rimpasto di giunta, Angela Martino è uno dei nuovi volti femminili dell’esecutivo che guida il Comune di Reggio Calabria. L’abbiamo intervistata.

Dal giorno dell’insediamento della nuova giunta, lei è stata la più battagliera a chiedere tempo per essere giudicata. Cosa l’ha convinta a tuffarsi in questa sfida che agli occhi dei più sembra “impossibile”?

Farei un passo indietro per risponderle, nel senso che ciò che mi ha spinta ad accettare di fare parte della Giunta Brunetti è di fatto ciò che mi ha indotta a candidarmi come consigliera nel 2020: ossia la convinzione che ci sia lo spazio per un impegno civile con alla base una rinnovata passione per la “cosa pubblica”. Che ci sia lo spazio per collaborare ad una visione nuova di città. Da consigliera ad assessora il mutamento di ruolo è chiaro. Mentirei se nascondessi i dubbi e i timori che mi hanno accompagnata prima di cogliere l’opportunità offertami dal mio partito, ma l’ottimismo della volontà ha avuto la meglio.


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Passando in rassegna le sue deleghe, ci sono attività produttive e lavoro. Due montagne da sormontare in piena pandemia. Quale sarà la sua visione?

La mia sarà una visione d’insieme. Immagino un hub dello sviluppo economico della città fatto da imprese, università, start up, capace di uno sguardo specifico su donne e giovani, due segmenti della popolazione oggi poco protagonisti. Ogni percorso sarà partecipato attraverso incontri con associazioni dei commercianti, realtà industriali e dell’artigianato, rappresentanti del mondo universitario e delle professioni. I processi per essere efficaci vanno costruiti insieme ai corpi intermedi che non possono che agevolare la corresponsabilità dei singoli cittadini.

In particolare, poi, c’è un aspetto legato all’imprenditoria giovanile. Cosa c’è in cantiere?

Stiamo procedendo con una ricognizione delle risorse economiche per pianificare le nostre azioni. Le parole caratterizzanti questa delega saranno policentrismo, prossimità e ibridazione. La pandemia ci ha costretti a sperimentare nuovi modi di lavorare, a ripensare i luoghi fisici del lavoro non più come fissi ma dinamici. Il Comune deve agevolare concretamente il co-working per aiutare i giovani ma anche per favorire la diffusione di servizi locali e di prossimità, favorire l’apertura di imprese nelle zone periferiche per animare e vivacizzare i quartieri.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, Battaglia (Pd) spiega il suo “sì” alla Giunta Brunetti: «Ma non sarò sindaco ombra»


Tornando alla situazione del tutto particolare - un sindaco sospeso e uno facente funzioni - ci può spiegare che clima si respira a Palazzo San Giorgio? Si sente con Falcomatà?

Nelle settimane immediatamente successive alla sentenza Miramare il clima a Palazzo San Giorgio non era chiaramente dei migliori, prevalendo un forte disorientamento. Dopo di che, come era giusto che fosse, ci siamo immersi nel lavoro, nella convinzione che sia possibile ricucire un rapporto positivo con la città nel realizzare quel programma che ha condotto il centrosinistra a riconfermarsi alla guida di Reggio. Come noto, non mi è possibile sentire Falcomatà per ragioni legate all’amministrazione della città. Ma Giuseppe e io siamo compagni di partito, dunque le occasioni di confronto sul piano politico non mancheranno.

Infine, ci può spiegare bene di cosa si occuperà rispetto alla delega sulle politiche di genere?

Una precisazione a cui tengo molto: questa delega è strettamente legata a quella allo Sviluppo economico (fra le quali rientra a pieno titolo quella concernente i Rapporti con le Università). Infatti da consigliera ho proposto l’istituzionalizzazione del bilancio di genere per valutare in questa specifica ottica le scelte politiche e gli impegni economici finanziari dell’amministrazione comunale.

Ho già incontrato alcune delle associazioni impegnate contro la violenza di genere, alle quali ho assicurato che seguirò con tenacia l’iter che ci condurrà finalmente ad avere una Casa delle Donne a Reggio. La violenza si combatte anche sostenendo l’autonomia economica delle donne. Tutto ciò non solo è giusto, ma è anche vantaggioso affinché la società possa pregiarsi pienamente delle competenze, delle energie e del punto di vista delle donne nel mondo del lavoro. Il mutamento culturale al quale dobbiamo lavorare contro ogni discriminazione sorgerà solo da fatti concreti perché i bambini imparano da ciò che gli adulti sono, non da ciò che dicono.

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