Migranti, a Brancaleone sfiorata un’altra Cutro
Come Steccato di Cutro, ma questa volta non è tragedia. Una barca carica immigrati, famiglie,
È entrata nel vivo in queste settimane l’attività del Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone. Nato nel 2006 è «un vero ospedale, con ambulatorio, sala chirurgica, sala raggi ed un’area dedicata con vasche di stabulazione». Il Crtm, eccellenza e punto di riferimento della jonica reggina, è «strutturato anche per accogliere visitatori, turisti e scolaresche per fare sensibilizzazione sulle problematiche che affliggono le tartarughe marine, come la pesca e l’inquinamento.
Come Steccato di Cutro, ma questa volta non è tragedia. Una barca carica immigrati, famiglie,
Insieme all’arcivescovo Morrone, domenica scorsa a Brancaleone, grande momento di partecipazione, all’insegna della fede e della devozione per Maria Santissima Annunziata.
Era rimasta vittima di un amo da pesca, ingoiato assieme all’esca (un calamaro) in un tipico «palangrese», sistema di lenze e ami usato per catturare tonni e pesci spada ma di cui restano vittime accidentali anche tante altre specie
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